Un amore sbocciato tra le parole che proprio nei versi avrebbe trovato la sua massima espressione. La passione tra la poetessa Elizabeth Barrett e il poeta Robert Browning diede origine ai sonetti d’amore più intensi della storia della letteratura inglese. Un amore letterario divenuto immortale che avrebbe consacrato la più perfetta sublimazione tra arte e vita.
La lettera di Robert Browning ad Elizabeth Barrett
Tutto cominciò con una lettera. Elizabeth Barrett la ricevette l’11 gennaio 1845, un sabato. Il mittente era Robert Browning, noto e celebrato poeta inglese, che intendeva complimentarsi con Miss Barrett per la ultima opera letteraria, la raccolta Poems.
In seguito alla pubblicazione del suo secondo volume di poesie infatti Elizabeth Barrett era diventata una specie di celebrità nascente nella letteratura contemporanea dell’epoca. Era ammirata, tra gli altri, anche dalla scrittrice Virginia Woolf. che avrebbe scritto una simpatica biografia del suo cane, un cocker spaniel di nome Flush, nel libro Flush, biografia di un cane.
Nella lettera indirizzata ad Elizabeth, Robert Browning esordiva così:
I love your verses with all my heart, dear miss Barrett…
Browning proseguiva dicendo che quei versi gli erano giunti dritti al cuore e che la poesia di Miss Barrett era ormai divenuta parte di lui. Era certo di amarla così quanto amava la sua poesia. Aggiunse anche di averla quasi incontrata una volta, ma di averla persa per un soffio; disse che desiderava conoscerla di persona.
I do, as I say, love these books with all my heart—and I love you too. Do you know I was once not very far from seeing—really seeing you?
Il matrimonio segreto
Dopo questa prima lettera tra i due poeti iniziò una fitta corrispondenza che durò oltre un anno, dal gennaio 1945 al settembre 1946. Si scambiarono in totale 573 lettere. Lo scambio epistolare si concluse con un epilogo lieto: i due fuggirono da Londra per sposarsi in gran segreto nella chiesa di Marylebone.
Il padre di Elizabeth infatti aveva un comportamento possessivo e tirannico nei confronti dei figli, da quando era rimasto vedovo ed esercitava su di loro un controllo inflessibile. Elizabeth aveva perso la madre a ventidue anni, e in seguito anche l’amato fratello scomparso durante una gita in barca. I lutti e la salute cagionevole avevano fatto sprofondare la poetessa in un’oscura depressione. Conduceva una vita ritirata restando chiusa nella propria stanza dove trascorreva gran parte del tempo componendo versi e leggendo, in compagnia del fidato cagnolino Flush. La lettera di Robert Browning avrebbe completamente stravolto la sua esistenza, portandola alla ribellione dalla tirannia paterna. Nelle missive inviatole dal poeta vi era quella infatti comprensione di cui Elizabeth aveva bisogno per guarire dall’isolamento che si era auto-imposta. Lettera dopo lettera Elizabeth Barrett, chiamata affettuosamente “Ba”, guarì e ricominciò ad amare la vita e a desiderarla.
Dopo il matrimonio clandestino con Robert, il padre la ripudiò ed Elizabeth Barrett decise di fuggire con il marito in Italia. Scelsero il soleggiato Belpaese perché il clima era più mite e avrebbe giovato alla salute di Miss Barrett curando la sua malattia ai polmoni.
Il 14 settembre 1846 Elizabeth, con il cuore colmo di felicità, scrisse un’ultima lettera al marito:
Finalmente nessuno potrà più separarci.
Ho conquistato il diritto di amarti apertamente, con un amore che gli altri definiscono addirittura un “dovere”...Comunque, anche se fosse un peccato, ti amerei ugualmente!
Nulla li avrebbe più divisi. La coppia si trasferì a Pisa e quindi a Firenze, nel capoluogo toscano, dove si stabilì definitivamente nelle stanze di Casa Guidi a pochi passi da Palazzo Pitti.
Casa Guidi sarebbe diventata la loro dimora d’amore, la coppia vi trascorse oltre quindici anni di vita. In quegli anni di felicità incondizionata Elizabeth diede alla luce Robert Wiedemann Barrett Browning, detto “Pen”, loro unico figlio. Si racconta che la bellezza del bambino fosse ammirata in tutta la città.
Elizabeth Barrett e Robert Browning: un amore letterario
Dopo la nascita del figlio Elizabeth Barrett Browning pubblicò la sua opera più celebre Sonetti dal Portoghese, una raccolta di quarantaquattro poesie così intitolata perché portoghese era il poeta del Cinquecento a lei tanto caro, Luis Vaz de Camões. L’opera intera fu dedicata al marito, “Beloved Robert”. I Sonetti dal Portoghese in lingua originale sono scritti utilizzando la stessa tecnica metrica usata da Shakespeare, fatto che valse a Barrett Browning l’appellativo di Shakespeare al femminile. In quello stesso anno Elizabeth guadagnò la nomina di “poeta ufficiale del Regno Unito”.
A Firenze Elizabeth e Robert Browning trascorsero anni meravigliosi tra impegni culturali, circoli letterari, viaggi e scrittura, in un sodalizio condiviso. L’idillio fu presto spezzato dall’aggravarsi delle condizioni di salute di Elizabeth Barrett Browning. La malattia poetessa peggiorò in modo repentino. Il 29 giugno 1861 Elizabeth si spense tra le braccia di Robert, alle prime luci dell’alba. Aveva soli cinquantacinque anni.
In seguito Robert Browning immortalò la romantica tragicità di quell’istante in una poesia:
Non vi fu indugiare o acuto soffrire, né consapevolezza di separazione […] Come appare ora - perfettamente bella!
Dopo la morte di Elizabeth, il poeta tornò a Londra per un breve periodo con il figlio Pen, per poi trasferirsi di nuovo in Italia, a Cà Rezzonico in provincia di Venezia.
Elizabeth Barrett Browning fu sepolta nel Cimitero degli Inglesi di Firenze in una maestosa tomba-sarcofago in marmo di Carrara rialzata su quattro colonnine che si affaccia sul vialetto principale. Sulla tomba di Elizabeth Barrett Browning, compare come simbolo dell’abolizione della schiavitù, una catena spezzata, realizzata dallo scultore e pittore inglese Lord Frederic Leighton. Se visitata in primavera la tomba appare come in boccio, circondata dalla fioritura degli iris.
Nel 1889 Robert Browning Jr, detto “Pen”, pubblicò integralmente il denso carteggio epistolare tra i genitori perché rendesse doverosamente omaggio a un grande amore letterario, in cui arte e passione si fusero fino a non conoscere più alcun confine.
Letters of Robert Browning and Elizabeth Barrett Barrett, 1845-1846, Vol. 1 of 2 (Classic Reprint)
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Elizabeth Barrett e Robert Browning: una love story letteraria
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