Edward Hopper. Desiderio e attesa di Andrea Dall’Asta

I suoi quadri li riconosci subito a prima vista. Scene di vita quotidiana semplici, limpide, spesso disadorne e convenzionali. Eppure, le opere di Edward Hopper affascinano, stregano e, al contempo, inquietano, disorientano, suscitando ansia e attesa di un non so che di indefinito e di indecifrabile.
Soffermare lo sguardo su Sunday (1926), Automat (1927), Gas (1940) oppure sul famosissimo Nighthawks (1942) è provare una strana e inspiegabile attrazione. Quadri che appagano l’occhio, ma anche angosciano l’animo. Entrano nell’intimo profondo dell’osservatore, fanno emergere sensazioni, percezioni, emozioni spiazzanti. È vedere sé stessi, fare i conti con la propria nube interiore, con le nostre apprensioni che ci strizzano dentro.

Edward Hopper (1882-1967) è stato uno dei più importanti artisti americani del secolo scorso. Carattere introverso e riservato, le sue tele esprimono costantemente incomunicabilità e solitudine. I soggetti tratteggiati paiono assorti in sé stessi, lontano con i propri pensieri, distaccati dalla realtà che li circonda. Pur ritratti accanto gli uni agli altri, non interagiscono mai tra loro.
Nei dipinti di Hopper irrompe quasi sempre la luce, così come in Caravaggio. Mentre però per questi la luce assurge ad espressione del divino e del mistero, in Hopper la luce desta nell’osservatore trepidazione per qualcosa che sembra dover accadere da un momento all’altro.

Andrea Dall’Asta, con questa questa suggestiva monografia Edward Hopper. Desiderio e attesa (Ancora Editrice, 2023), ci guida a comprendere in profondità il messaggio recondito delle opere dell’artista americano, i suoi punti di contatto con la letteratura e il cinema.
Il senso di attesa che traspare dalle sue tele rimanda al Godot di Samuel Beckett o a quella del tenente Giovanni Drogo di Dino Buzzati. Le case, la campagna, le stanze dei motel riprodotti dai quadri di Hopper richiamano le ambientazioni di Psyco, il capolavoro di Alfred Hitchcock.

Edward Hopper. Desiderio e attesa, edizioni Ancora Editrice è un delizioso e sofisticato viaggio nel mondo di questo enigmatico maestro dal tocco stilistico essenziale, di una linearità disarmante.
Scritto molto bene, interessante e piacevole, corredato da ampie tavole a colori, ecco dunque uno di quei libri da acquistare a scatola chiusa.