Doppio gioco
- Autore: Pietro Brambati
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2016
Dopo aver letto Il mistero di Chiaravalle, a firma di Pietro Brambati, ho deciso di leggere altri libri precedenti di questo autore, che così tanto mi ha coinvolto. Ed è così che ho iniziato la lettura di un libro intitolato Doppio gioco (2016), edito sempre da Leone, che è il quinto romanzo, dopo Storia di Aronne (2013), e Sfida mortale (2014) pubblicati con Leone editore.
Il libro è ambientato nel Trentino Alto Adige nel 1969, e la descrizione dell’ambiente in cui si svolgono i fatti è reso con particolare maestria.
Anche e soprattutto dal punto di vista della particolare situazione politica che vige in questa regione:
Era in giornate autunnali limpide come quella che Bruno Daprà si considerava fortunato a vivere in un posto simile. Non di rado se ne potevano vedere in pieno inverno, quando la valle e le montagne intorno erano bianche di neve e il freddo intenso cristallizzava il paesaggio. Ma raramente d’autunno. D’autunno il cielo era quasi sempre grigio. A volte per giornate intere. Nubi basse e compatte nascondevano i picchi rocciosi in alto e i boschi di larici più in basso. L’umidità penetrava nelle ossa e nelle stufe bruciavano i ceppi di legna che nei mesi estivi venivano accatastati lungo i muri esterni delle case.
In questo ambiente così idilliaco e riposante, un evento giunge a distruggere le placide atmosfere.
Terroristi di destra, coinvolti nella preparazione di un attentato dinamitardo, vogliono passare il confine italiano e rifugiarsi all’estero.
Chi sono costoro? E quanto sono pericolosi?
L’uomo dai folti baffi scuri si bloccò. Il suo viso era virile e il fisico atletico. Non aveva niente del terrorista, dava piuttosto l’impressione di un quarantenne ricco e sportivo venuto a trascorrere una lieta vacanza in montagna. Il suo socio, che al contrario, era un biondino pallido e smilzo dall’aspetto nevrotico.
I due, giunti alla stazione, vengono accolti da Alfred, che però viene fermato a un posto di blocco da due carabinieri. Come se nulla fosse i due sparano a entrambi i militari e li uccidono sul colpo. I due terroristi vengono nascosti, ma in paese si scatena una caccia all’orco volta a catturarli per sempre. Come fare? Il buon senso suggerisce di trasferirli a casa di Bruno Daprà, la guida alpina incaricata di farli fuggire, in attesa che le acque si calmino un po’. Ma non sarà facile, perché i due scalpitano e sono insofferenti alle regole.
Inoltre in paese l’atmosfera è grigia, e da ogni parte ci sono agenti e anche giornalisti che vogliono saperne di più, circa una strana storia. Riusciranno i due terroristi a valicare il confine e a rifugiarsi in Austria, senza un ulteriore spargimento di sangue? O verranno catturati?
Un noir un po’ ambiguo, dove nulla è come appare. In particolare la questione politica della liberazione del Sud Tirolo fa da padrone, e nasconde molto male, più di quanto appaia. Il linguaggio usato dall’autore è scarno, ma preciso. E la costruzione della trama è perfetta e molto approfondita. I personaggi sono ben dipinti e gli ambienti altrettanto.
Ne consegue una lettura di genere molto avvincente e costruita con perizia di metodo e di linguaggio. Preludio ad altri libri, altrettanto belli e curiosi.
Doppio gioco
Amazon.it: 9,40 €
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Un libro perfetto per...
A chi ama i noir ambientati in montagna, ed è curioso di saperne di più sui movimenti che proclamano la liberazione del Sud Tirol.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Doppio gioco
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