
Cose portate dal mare
- Autore: Ardian Vehbiu
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2020
"Ho una radio a onde corte ma non mi va di accenderla. Vivo a New York, una città che luccica così tanto che perfino le stelle, nel cielo notturno, si vedono appena e con molta facilità si confonde Giove con qualche aeroplano, che tenta di avvicinarsi all’aeroporto La Guardia. La mia radio a onde corte è tra le migliori, ottima marca, con un manuale d’uso più voluminoso della radio stessa. Però non mi va di accenderla. Ritenevo la radio uno di quei pochi oggetti magici capaci di ancorarmi in qualche modo al mio passato a Tirana, alle lunghe notti d’inverno, quando il televisore non aveva ancora conquistato le vite private. Quando la radio la usavamo come finestra o come lucernario per l’aerazione..."
Un saggio di una profondità disarmante questo Cose portate dal mare di Ardian Vehbiu, (BesaMuci 2020), in cui l’autore disegna in maniera magistrale la visione albanese di quello che è il mondo oltre l’Adriatico, ai tempi in cui il Paese delle Aquile vive nella morsa del regime.
Dal libro emerge un profilo ben delineato dell’Albania di quei tempi e un chiaro riflesso dell’Italia dell’epoca. Bella la scrittura di Vehbiu, che riesce a creare un delicato quanto forte sodalizio tra lo spessore delle argomentazioni saggistiche e uno stile fluido, essenziale e lineare, favorendo così la scorrevolezza della lettura e non penalizzandone l’importanza. Un’Albania che vive di forti limitazioni, dettate dal pugno di ferro della dittatura, e che guarda a un Occidente industrializzato, abbellito da una tecnologia che fa passi da gigante, da trasmissioni televisive e radiofoniche, che vengono trasmesse a tutte le ore. Un mondo incantato, che attrae, che rapisce, che coinvolge, ma che allo stesso tempo fa terribilmente paura. Incute timore un universo così avanti e l’odore del rischio e del pericolo è estremamente forte.
Allora cosa fare? Come considerarlo? Come agire? Il mondo oltre l’Adriatico è davvero così paradisiaco come sembra? Sì, lo è, agli occhi albanesi privi delle più elementari libertà, ma anche una parte terribile, che arriva come un tormento e come un azzardo, che va affrontata, compresa e assorbita, per poter apprezzare la parte più bella, più dolce e decisamente più malleabile.
L’autore albanese non narra solo della sua terra in Cose portate dal mare, ma tenta di tratteggiare, se pur di riflesso, il contorno dell’Italia di quei tempi, in un periodo di potenti trasformazioni, guardata dal resto del mondo con interesse, ma anche additata e giudicata sotto diversi aspetti.
Scrittore e traduttore, Ardian Vehbu vive attualmente a New York. Decisamente famosa la sua polemica contro la persona di Ismail Kadare, portata avanti attraverso articoli pubblicati su alcuni giornali albanesi e sul suo blog personale Peizazhe.com. Una controversia molto accesa la sua, in particolare riguardo alla contestazione dell’origine degli albanesi, a suo avviso asiatico-orientale, visione totalmente contraria a quella di Kadare, che ne vede una esclusivamente europea.
Cose portate dal mare è una lettura consigliata a chi ama la penna obiettiva, diretta e mai giudicante e a chi vuole rivivere un pezzo di nostalgica storia.

Cose portate dal mare
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