SoloLibri.net
  • News
    • News dal mondo dei libri
    • Ultime uscite in libreria
    • Concorsi e premi letterari
    • Fiere del libro e festival letterari
    • Dal libro al film
    • Ti presento i miei... libri
  • Recensioni
    • Recensioni di libri
    • Novità libri
    • Uno scrittore ci racconta un libro...
    • Indice libri - autori - editori
  • Rubriche
    • Approfondimenti
    • Libri da leggere e regalare
    • Storia della letteratura
    • Consigli per scrittori
    • Come si scrive?
    • Parole, proverbi e modi di dire
    • Aforismi e frasi celebri
    • Lavoro con i libri...
  • Speciale Scuola
    • News scuola
    • Esame di maturità
    • Università
  • Chi siamo
  • Collabora
    • Scrivi una recensione
    • Diventa un collaboratore
    • Scrittore? Promuoviti con noi

CONTINUA A SEGUIRCI

Facebook Twitter Instagra, Flipboard Google News RSS

Recensioni di libri

Con i partigiani del Vietcong di Madeleine Riffaud

PGreco, 2019 - Una giornalista comunista francese, nel 1964, ha vissuto tre mesi nelle foreste del Vietnam del Sud, dove si combatteva la guerriglia contro gli americani e il governo di Saigon da loro sostenuto. “Con i partigiani del Vietcong” racconta di questa incredibile esperienza.

Felice Laudadio
Felice Laudadio Pubblicato il 28-02-2020

8

Con i partigiani del Vietcong

Con i partigiani del Vietcong

  • Autore: Madeleine Riffaud
  • Genere: Romanzi e saggi storici
  • Categoria: Saggistica
  • Anno di pubblicazione: 2019

Vedi Prezzo:

Scheda libro su ibs
Scheda libro su LaFeltrinelli.it
Scheda libro su Libraccio
Scheda libro su Mondadori Store

“Per prima cosa, ho dovuto imparare l’ABC della giungla”.

Dal novembre 1964 al gennaio 1965, Madeleine Riffaud è stata nelle foreste del Vietnam del Sud, dove si combatteva la guerriglia contro gli americani e il governo di Saigon da loro sostenuto. Un’esperienza unica, dalla quale è nato, nello stesso 1965, il volume Dans le maquis “Vietcong”, che dal 2019 è nelle librerie italiane per iniziativa delle edizioni milanesi Pgreco, col titolo Con i partigiani del Vietcong.

Non poteva essere che un’ora e sempre partigiana a realizzare quest’esperienza e renderla viva anche per il lettore in questo straordinario documento storico, un reportage eccezionale, da dentro, sotto il tetto delle foglie di una giungla amica, che proteggeva dalla minaccia degli elicotteri USA.

Poetessa, giornalista, corrispondente di guerra, Madeleine Riffaud (Arvillers-Somme, 1924) è stata fin da giovanissima un’attiva combattente della Resistenza francese. A 19 anni, nel 1944, ha ucciso un ufficiale tedesco a Parigi, subendo l’arresto, le torture e una condanna a morte, non eseguita perché rilasciata dalla Gestapo in uno scambio di prigionieri.

Fervente comunista, dopo la guerra seguì per le testate della Gauche le campagne per l’indipendenza dalla Francia di Vietnam e Algeria, prima di sposare con tutta se stessa la causa della guerra di popolo in Indocina contro gli Americani, condotta dall’esercito del Vietnam del Nord e dai partigiani Vietcong del Sud, riuniti nel Fronte Popolare di Liberazione.

Conosceva Ho Chi Min fin dal 1946 e insistette a lungo per seguire di persona i combattimenti in quell’aria martoriata del Sud-Est asiatico. Con lei, un solo collega, il gigantesco reporter australiano Wilfred Burchett.

Il 1964 volgeva al termine, le forze popolari avevano strappato agli yankee due terzi del Sud. Dopo il fallimento di un progetto di pacificazione generale, il Piano MacNamara si era ridotto a prevedere il controllo di sole dieci province, man mano ridotte a sette, poi quattro e infine a due settori nei pressi di Saigon, dove imperversava la lotta partigiana.

Per due mesi, i due giornalisti sono stati gli unici a vivere la vita della gente del posto, spostandosi nella giungla insieme ai Vietcong (abbreviazione di comunisti vietnamiti), mentre i colleghi si limitavano a sorvolarla sugli elicotteri. Hanno attraversato a piedi o in bici un paese dove il bambù aveva la meglio sull’acciaio delle armi moderne, gli sciami di api ammaestrate mettevano in fuga i consiglieri americani e i villaggi bombardati vivevano sotto terra forse meglio di prima.

Riffaud e Burchett avevano ottenuto il permesso dei Viet solo dopo il minuto setaccio di ogni aspetto della loro vita e stavano per viverne una parte inedita, in un ambiente nel quale, per un occidentale, la sopravvivenza è difficile anche in tempo di pace. Non immaginavano di andare incontro alla più grande avventura dei loro vent’anni di giornalismo.

Il “tuffo” (il primo contatto con la foresta), l’hanno fatto una notte senza luna. Destinazione: la guerra. Avevano portato solo l’essenziale: cineprese, taccuini, magnetofono, fotocamere, materiale che pesava sulle spalle quando dovevano scivolare tra i capisaldi nemici, camminando alla cieca, senza parlare, fumare, accendere lumi, nel fango, con l’acqua alla vita e i rovi che sembravano cercare con insistenza i loro occhi.
Per fortuna, sostiene Madeleine, hanno sempre avuto almeno tre alleati, come ogni guerrigliero: il popolo vietnamita, la giungla che ricopre i due terzi del Sud e la notte, dodici ore di completa oscurità.

Arrivati nelle regioni controllate dal Fronte di Liberazione e spostandosi con l’unica alternativa di qualche bicicletta, avevano adottato anche loro l’abbigliamento tradizionale dei contadini vietnamiti, pantaloni e tunica neri col tradizionale fazzolettone a scacchi bianconeri. Non li avrebbe preservati dai pericoli, però avrebbe potuto ingannare qualche informatore. Hanno percorso centinaia di chilometri, una ventina al giorno a piedi, una settantina in bici. Su richiesta, hanno diviso per un po’ la vita di un reggimento di guerriglieri in addestramento per entrare in una grande unità. Hanno così verificato i metodi di combattimento vietcong ed è stata la parte più appassionante della loro avventura.

“Il lavoro del giornalista assomiglia a quello del cercatore d’oro”, dice. Occorre incontrare molte persone prima di trovare quella giusta, che offre la chiave del tesoro, ma in Vietnam a ogni passo incontravano l’oro. Come quel vecchio contadino, che suggeriva di affrontare gli avversari con la riflessione e la pazienza, perché basta saper osservare con intelligenza i nemici per scoprire i punti deboli e colpirli. Nel 1959, aveva notato che al rientro in accampamento i soldati toglievano gli scarponi per camminare a piedi liberi. Era bastato disseminare piccole istrici quasi invisibili, fatte di aghi piantati in fagioli messi a bagno in acqua, e dopo un po’ tutti avevano le piante piene di piaghe.
Determinazione, forza di volontà, tenacia atavica e abitudine ad affrontare cataclismi, avversità e oppressori: l’odio dei contadini del Vietnam per il soldato nemico è antico, lo detestano come le erbe infestanti, che ancora una volta nel corso della storia si apprestavano a sradicare dal loro paese.

Nel 1960, gli americani avevano trasformato il territorio in una grande base militare, costruito piste di volo per gli enormi bombardieri, riempito il cielo di elicotteri che tempestavano di pallottole e napalm chi era a terra. Ma i piccoli uomini e donne col cappello di paglia avevano vinto di nuovo.


© Riproduzione riservata SoloLibri.net

Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Con i partigiani del Vietcong

Lascia il tuo commento

Segui Sololibri sui social

Facebook Twitter Instagram Flipboard Google News Youtube

Segui Sololibri sui social

Facebook Google News Instagram Twitter Youtube Flipboard

I libri più cliccati oggi


L'arte di non amare. Guida sentimentale alla coppia contemporanea
Il marchio degli eletti
Guida di stile. Scrivere e riscrivere con consapevolezza
La seduta spiritica
La felicità non va interrotta
Fare lo psicologo. Percorsi e prospettive di una professione

Tutte le Recensioni e le novità dal mondo dei libri nella tua casella email!

ISCRIVITI SUBITO
Ami leggere?

Seguici, commenta le recensioni e consiglia i libri migliori da leggere

Novità libri

Scrivi una recensione

Diventa un collaboratore

Siti amici

Sei uno scrittore?

Segui i nostri consigli e promuovi il tuo libro gratis con Sololibri.net

Consigli per scrittori

Ti presento i miei... libri

Uno scrittore ci racconta un libro

Link utili

Informazioni generali

Copyright

Condizioni di pubblicazione

Privacy

Preferenze pubblicità

Chi siamo

Segui Sololibri sui social

Pagina Facebook Profilo Twitter Profilo Instagram Flipboard Google News Youtube Telegram RSS

Sololibri.net / New Com Web srls
C.F./P.Iva 13586351002