Complici. Il patto segreto tra Dc e Br di Stefania Limiti, Sandro Provvisionato

La tragedia Moro è il buco nero di un paese incapace di fare i conti con se stesso. E’ il capo di un’aggrovigliata matassa di misteri e vergogne di Stato che mai, forse, troveranno risposte definitive e soddisfacenti. Non si contano coloro che hanno scritto, speculato, parlato, romanzato, sull’argomento. Se ne sa molto, ma non abbastanza per stabilire una volta per tutte precise responsabilità, in particolare sul piano politico.
I cinquantacinque giorni di prigionia dello statista democristiano costituiscono uno dei tanti romanzi neri della storia italiana, anche questo rimasto incompleto, come altri, nonostante quattro processi, in cui la verità resta una variabile dipendente dagli interessi coinvolti.

Stefania Limiti e Sandro Provvisionato, con un’inchiesta accurata, tenace, precisa e fitta di riferimenti documentali, scavano in profondità per portare alla luce elementi e spunti il più possibile prossimi alla verità. La lettura di Complici. Il patto segreto tra Dc e Br corre spedita su raffronti, analisi, considerazioni, testimonianze che fanno riflettere. I vari aspetti del caso sono sviscerati ed esaminati senza esitazioni e reticenze, ripescando le testimonianze dirette dei protagonisti.

Dubbi, inquietudini, incongruenze, contraddizioni, depistaggi sono i dettagli di questo tragico quadro.
Molto interessante il raffronto fra i ritrovamenti del memoriale di Moro in due tempi, a distanza di molti anni l’uno dall’altro – uno nell’ottobre 1978, l’altro nel 1990 - avvenuti nel covo di via Monte Nevoso a Milano. Nel 1990, poi, le carte ritrovate dai carabinieri furono fotocopiate prima di essere acquisite dai magistrati, procedura davvero insolita quanto da sconcerto.
L’analisi dei fatti è acuta, obiettiva, dettagliata, estremamente chiara per chi desiderasse saperne di più e in profondità, in particolare sul controverso e inconfessabile rapporto intercorso fra il partito dello Scudo crociato di allora e una frangia delle Brigate Rosse.

A dir poco singolare, per esempio, fu il ruolo svolto da suor Teresilla, al secolo Chiara Barillà, come tramite fra politici dc e qualche brigatista di vertice, oltre ad essere anche preziosa confidente di terroristi rossi e neri, e di alcuni appartenenti alla famigerata banda della Magliana.

Limiti e Provvisionato mostrano di appartenere a quel giornalismo di razza che, davanti a inchieste spinose, non tira mai indietro la penna. Tuttavia, su Moro e d’intorni da tempo non vengono più fuori novità da clamore. Complici. Il patto segreto tra Dc e Br, edito dalla vivace casa editrice Chiarelettere, resta comunque un lavoro di grande testimonianza documentativa, capace di rileggere i fatti con obiettività, tentando il riordino delle tessere di un mosaico ancora oggi largamente incompleto.