Apocalisse a domicilio
- Autore: Matteo B. Bianchi
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Marsilio
- Anno di pubblicazione: 2010
Apocalisse a domicilio è un romanzo sui ricordi, sulla mortalità e l’essere sensitivo. Gradevole e scritto in scioltezza da uno scrittore che è già una certezza.
Un autore televisivo, che ha tanto da fare per portarsi a casa la puntata, viene disturbato in studio dal fratello Stefano per una cosa importante. Il fratello gli dice di aver incontrato una sensitiva che gli ha detto che il fratello morirà entro due mesi. Lì per lì, continua a fare il tuo lavoro, ma dentro c’è la consapevolezza che sta lavorando a vuoto e il pensiero si fissa. Può credere veramente di morire anche se la ragazza ha detto cose di lui che nemmeno lui stesso ricordava? Ti viene la paura? Tu sei solo un trentacinquenne spaventato (l’uso del tu, della secondo persona singolare, è un escamotage vincente dello scrittore) e ora parti verso la tua personale ricerca del tempo perduto? Prima a Roma, poi in Sardegna poi a San Francisco per cercare i tuoi amori: due sono uomini e una è una donna.
In questo modo tutta l’esclusività gay va a farsi benedire, questo è un romanzo in cui c’è un omosessuale che ha avuto anche una lunga storia con una donna. Con mano felice il nostro si dirige verso il suo amore Michele al quale chiede immediatamente di fare l’amore. Sì perché vuole avere un contatto fisico con tutti i suoi tre grandi amori. L’amore con Chiara parrebbe quello problematico, invece va tutto liscio come l’olio e poi c’è Jason, che abita nel quartiere Castro di San Francisco. Non è che sono così disposti a tornare nel passato i tre, in primis Michele.
«Sono venuto per fare l’amore con te.» Lo dici così, fuori contesto, seguendo un flusso istintivo tuo, che sceglie i momenti, i modi. Michele si ferma e si volta a guardarti. «Sto con un altro, lo sai.» «Non ho detto che voglio rimettermi con te o che voglio interferire nelle tue storie. Fare l’amore, una volta.» «Cosa significa “fare l’amore, una volta”? Arrivi qui all’improvviso dopo un secolo, non dai nessuna spiegazione e te ne vieni fuori con una cosa del genere...»
«Sto morendo.» «Cazzo dici?» «Volevi una spiegazione. Eccola. Tra due mesi sarò morto. Anzi, fra un mese e due settimane.» «Sei malato?» «No, me l’hanno predetto.» Racconti la storia. Tuo fratello, la sensitiva, il segreto di tuo padre, la tua data di scadenza. Michele si è fermato e ti ascolta con gli occhi puntati
dritti nei tuoi. Alla fine del tuo discorso dice soltanto: «Questo è un ricatto.» Poi riprende a camminare.
Tutti i tre subiscono un ricatto, ma sembrano ben lieti di eseguirlo.
Una prosa ironica, divertente, scattante. Un libro che ti bevi subito, sicuro che non ci saranno vuoti, punti di noia, lungaggini, descrizioni.
Un libro come un cocktail in una sera afosa.
Apocalisse a domicilio
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