41 perché di dubbio interesse di Riccardo Froscianti

Riccardo Froscianti, professione copywriter, ci propone una selezione di domande a cui non è possibile dare risposta, ma che tutti ciclicamente ci troviamo a porci. Perché gli anziani si fermano davanti ai lavori in corso? Perché in ascensore diventiamo tutti Giuliacci? Perché al ristorante i coltelli non tagliano mai? Perché il bagno è sempre in fondo a destra?
Con ironia e arguzia l’autore cerca di darci una sua possibile risposta, che puntualmente ci riporta ad un’altra domanda e spinge il lettore alla riflessione.

"41 perché di dubbio interesse" è un libro che descrive i luoghi comuni della nostra vita quotidiana e della nostra società: perché ha sempre più like di me? Perché oggi festeggiamo gli anni contando i post? Perché le famiglie si ritrovano su WhatsApp? Perché con la nuova stagione estiva arrivano i vecchi consigli?
È interessante leggere questo libro, perché il compito affidato alle domande retoriche è quello di ripeterci, per l’ennesima volta, una risposta che appare scontata, ma che ha il compito di tranquillizzarci, di offrire un appiglio, una certezza. I luoghi comuni ci offrono un aiuto nelle situazioni imbarazzanti quando calano i silenzi e non si sa più cosa dire. La conclusione a cui l’autore non arriva al termine di ogni quesito, invece, ci aiuta ad analizzare meglio noi stessi e il mondo, continuando, come fanno i bambini, a chiedere perché?

È un libro che può essere letto tutto d’un fiato, un perché dietro l’altro come un pacchetto di galatine, oppure può essere letto aprendolo a caso senza per questo perdere nulla del suo spirito tagliente.
Froscianti è molto bravo a giocare con le parole, si resta delusi che siano solo 41 perché. È un libro “aperto” che potrebbe ampliare i propri contenuti in edizioni successive (speriamo) evolvendo insieme al cambiamento delle nostre abitudini e alla nascita di sempre nuovi quesiti che aspettano solo una “non soluzione”.
Libro consigliato a chi si sente triste, a chi ha domande esistenziali a cui non sa cosa rispondere, a chi ama leggere e a chi non ha mai voluto aprire un libro.