101 luoghi proibiti nel mondo dove non è permesso entrare di Gianluca Barbera

Il libro 101 luoghi proibiti nel mondo dove non è permesso entrare di Gianluca Barbera, edito dalla Newton Compton Editori nel 2025, parla di spie, luoghi magici, basi militari, data center eccezionali, baie interdette e depositi segreti. Troverete, tra le pagine, anche miniere, isole con tesori maledetti, grotte inaccessibili e persino qualche metropolitana avvolta da un mistero.

Ho cominciato a leggerlo spinta dalla curiosità perché volevo approfondire l’arcano dei posti elencati nell’indice. Ogni paragrafo racconta le origini della nascita e le motivazioni che hanno reso segreto un luogo. Ancora più attrattiva, secondo me, è la narrazione del metodo di sicurezza che protegge questi siti. Attingendo ad alcune fonti, l’autore infatti ci conduce in una sorta di viaggio in giro per il mondo per scoprire anche i particolari meno conosciuti dei miti che avvolgono alcuni luoghi inaccessibili.

Ci sono tre sezioni nel libro, e la prima è dedicata ai posti proibiti per ragioni politiche, militari, economiche e sociali. Ecco un esempio tratto da 101 luoghi nel mondo dove non è permesso entrare: sapevate che esiste il caveau della formula segreta della Coca Cola? All’inizio conteneva il foglietto con gli ingredienti e i dosaggi della bibita, solo due persone avevano accesso al caveau e ognuno di loro possedeva solo metà della formula. Nel 2007, poi, questa cassaforte dalla porta blindata è stata trasferita al museo World of Coca-Cola, ad Atlanta.
Nella seconda parte del testo, invece, Barbera parla dei luoghi proibiti per ragioni scientifiche, naturalistiche e di sicurezza personale. Ad esempio c’è la banca mondiale dei semi. Si tratta di un caveau con misure di sicurezze estreme a Svalbard. Può contenere anche quattro milioni e mezzo di varietà di sementi e anche la posizione è particolare, vista la sua vicinanza al Polo Nord. Solo due persone hanno accesso a questo posto speciale, dove le specie vegetali sono salvaguardate da eventi naturali o non che potrebbero causarne l’estinzione.
Ma nel libro troverete anche siti vietati per importanza storica, archeologica, religiosa e culturale. Uno di quelli che mi ha avvinto maggiormente è stato Oak Island, con il suo tesoro maledetto. L’isola è avvolta dalla leggenda. In primis bisogna avere un permesso per andare là (infatti è proprietà privata) e si unisce il fascino che da sempre avvolge la ricerca dei tesori. Tutto questo insieme a altre vicende narrate nel testo aumentano i curiosi che ogni anno vanno a Oak Island. Le ultime pagine del testo sono per chi ha ancora voglia di approfondire le fonti dalle quali è partito Gianluca Barbera.