Capodanno

Conosciamo meglio il Te Deum, uno degli inni cristiani più celebri, da molti considerato il più importante della Chiesa: origini, storia, chi l’ha scritto, significato e perché si recita o si canta il 31 Dicembre.

L’atmosfera di festa e l’eccitazione per l’arrivo del nuovo anno, quasi sempre ci fanno dimenticare che San Silvestro non è uno strano sinonimo di Capodanno, bensì un papa veramente esistito diventato santo. Vediamo chi era e perché la solennità a lui dedicata cade proprio nell’ultimo giorno dell’anno.

Nella fine dell’anno il poeta argentino Jorge Luis Borges intuisce l’avvicinarsi di un grande mistero: l’enigma del tempo. Scopriamo la sua analisi poetica-filosofica e la conclusione che ne ha tratto.

L’ultima sera dell’anno si avvicina e, insieme a lei, la terribile domanda: “come la passerò?”. Rendere la notte di Capodanno un successo sembra un dovere morale, spingendoci verso un impegno sociale spesso più faticoso della veglia stessa. Che tu abbia semplicemente ricevuto un invito o che ti sia stata consegnata la patata bollente dell’organizzazione, è il momento di impugnare i tuoi santini letterari: “Hemingway, Fitzgerald e Bulgakov, aiutatemi!”.

In questa poesia, contenuta nella raccolta “Satura” (1971), Montale attraverso la contemplazione della luna ci parla di una possibile fine del mondo. A emergere è soprattutto il rapporto di estraneità con la realtà moderna, dall’autore giudicata invivibile.

Gianni Rodari propone una vivace filastrocca dedicata ai 12 mesi dell’anno. La poesia del maestro di Omegna contiene anche un profondo messaggio di pace che in questo 2023 risuona più necessario che mai.

Cosa ci riserva il futuro? Sembra che questo sia in grado di assecondare ogni nostra richiesta. Ma è davvero così? Una dolce riflessione sul valore dell’impegno nella filastrocca di Gianni Rodari.

È appena iniziato l’anno nuovo... ma non per tutti! Quando si festeggia il Capodanno cinese 2023? Scopriamolo insieme.

Il poeta cileno Pablo Neruda, figura di spicco della letteratura novecentesca, ha dedicato una poesia al primo giorno dell’anno che appare come un elogio alla speranza.

Il cantautore belga Jacques Brel compose una bellissima poesia perfetta come augurio per il nuovo anno. La dedichiamo a voi lettori nella speranza che possa essere di buon auspicio per l’anno che verrà.