

Immagine di copertina credits: Lesekreis, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
Isabel Allende oggi compie ottant’anni - sempre che esista vecchiaia per lei, sacerdotessa immortale della letteratura contemporanea che ha stabilito una verità inconfutabile: “l’anima non invecchia mai”.
La scrittrice è nata il 2 agosto 1942 a Lima, in Perù, ma si considera da sempre cilena. Visse infatti in Cile, nella capitale Santiago, fin dall’età di tre anni stabilendosi nella casa dei nonni cui fu sempre legata da profondo affetto. Fin da bambina pratica una vita nomade viaggiando spesso in Europa, Libano e Bolivia a causa dell’attività diplomatica del padre, ma alla fine fa sempre ritorno nella città di Santiago, in Cile, che considera la sua patria.
La sua vita cambiò in modo repentino in seguito al colpo di stato militare del 1973 che rovescia il governo di suo zio Salvador Allende - assassinato nel corso degli scontri - portando al potere il generale Pinochet.
Dopo l’instaurazione della dittatura militare di Pinochet, Isabel fugge a Caracas, in Venezuela, insieme al marito e ai due figli, Nicolas e Paula, e ha inizio per lei un lungo esilio volontario che durerà tredici anni.
Isabel Allende: la nascita di una scrittrice
Proprio quegli anni difficili e tormentati aprono le porte alla sua attività di romanziera, sino a quel momento Isabel Allende si era infatti dedicata esclusivamente al giornalismo, scrivendo come redattrice fissa per la rivista cilena Paula per cui teneva una rubrica umoristica dal titolo Los impertinentes.
La sua storia di scrittrice ha inizio in una data precisa: l’8 gennaio 1981 quando le giunge la notizia dell’imminente morte dell’amato nonno. Devastata dal dolore Isabel prende in mano la penna e immagina di scrivere una lunga lettera spirituale al nonno, in cui rievoca la sua infanzia, che diventerà il suo capolavoro letterario, La casa degli spiriti.
La lettera non giunse mai al suo destinatario, che morì prima di riceverla. Nel tentativo di rielaborare il lutto Allende la trasformò in un romanzo: ben presto quello scritto iniziale superò le cinquecento pagine. Isabel scriveva in cucina, ogni notte, dopo il lavoro, pensando al nonno che era un grande raccontastorie.
La casa degli spiriti ebbe un successo di pubblico immediato. Isabel Allende con la sua penna magica era riuscita ad attingere a un luogo segreto e misterioso, abitato dagli spiriti, il luogo da cui - afferma la scrittrice - provengono le storie. I critici paragonarono la sua scrittura a quella di Gabriel Garcia Marquez a causa della forte influenza del realismo magico; ma lei in seguito raccontò di essersi ispirata soprattutto alle storie de Le mille e una notte che aveva letto in segreto, di nascosto, da bambina.
La carriera letteraria di Isabel Allende è ormai avviata. Da quel momento ogni anno, rigorosamente l’8 gennaio come per un rito scaramantico, la scrittrice inizia un nuovo libro. Nell’arco di quarant’anni ha venduto più di 67 milioni di copie in tutto il mondo e le sue opere sono tradotte in oltre 42 lingue.
Per festeggiare l’ottantesimo compleanno della grande scrittrice cilena vi proponiamo un percorso di lettura attraverso i suoi migliori libri.
I migliori libri di Isabel Allende
Per scoprire la scrittura immaginifica e magica di Isabel Allende, che mescola abilmente realtà e finzione, non si può prescindere dal suo libro-capolavoro La casa degli spiriti. Una saga familiare appassionante che attraversa pagine di storia a partire dal Cile Post-coloniale sino agli anni Settanta. La storia del Cile si intreccia inestricabilmente al destino di donne appartenenti a tre generazioni, Clara, Bianca e Alba e a un’appassionante vicenda d’amore, tradimenti, lotta politica.
Nel 1993 dal romanzo fu tratto un film di successo con protagonisti Jeremy Irons, Meryl Streep, Glenn Close, Winona Ryder e Antonio Banderas.
2. Eva Luna
In questo romanzo, pubblicato nel 1984, Isabel Allende dà voce alla sua personale Scheherazade: Eva Luna, una ragazzina abbandonata in tenera età e destinata al mestiere di serva. Ciò che la salva è la sua abilità nel raccontare storie che fa innamorare di lei due uomini coinvolti nella guerriglia.
Il nome della protagonista, Eva Luna, sembra contenere in sé l’assioma “femmina – donna” : Eva è infatti la prima donna, e Luna, rappresenta l’astro femminile per eccellenza. In un mondo prettamente maschile è proprio un personaggio femminile, controcorrente e dotato di un potere quasi magico, a dominare le vicende.
Attraverso il sguardo di acuta osservatrice e il suo talento affabulatorio Eva Luna riesce a costruire un mondo fatto a misura di desiderio.

Eva Luna
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3. Paula
Nel 1991 la vita di Isabel Allende viene sconvolta dalla malattia dell’amata figlia Paula, colpita da una grave patologia ereditaria: la porfiria. Per farsi forza Isabel trova rifugio nella scrittura, immaginando di scrivere una lunga lettera alla figlia. Scrive per distrarre la morte, perché la mietitrice oscura non trovi la porta d’ospedale nel quale giace il corpo esanime di Paula immerso nel coma. Isabel scrive nell’attesa, nei corridoi bianchi di un ospedale, in una lotta contro il tempo tragica quanto interminabile. Purtroppo Paula morirà l’anno seguente, all’età di soli ventinove anni. Le parole della madre, devastata dal dolore, però restano e diventano un libro a lei dedicato con un titolo che reca il suo nome: Paula. Attraverso le parole Allende consegna al suo pubblico di lettori un grande insegnamento: “non esiste separazione definitiva finché esiste il ricordo”.

Paula
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4. Inés dell’anima mia
Attraverso questo romanzo Isabel Allende permette al grande pubblico di conoscere la storia della prima donna arrivata in Cile: Inés, una giovane dell’Estremadura che parte alla ricerca del marito scomparso senza sapere che entrerà a far parte di uno degli episodi storici più importanti del continente Sudamericano.
Inés de Suàrez nasce all’inizio del Cinquecento in Spagna, figlia di un modesto artigiano di Plasencia. Dotata di un forte temperamento che non si addice alla condizione femminile sottomessa all’autorità, Inés mostra la sua ribellione attraverso il matrimonio, sposando in segreto Juan de Malaga, contro la volontà della famiglia.
Inés dell’anima mia attraverso le vicende avventurose della sua eroina ci offre il ritratto di un continente depredato.
Da questo romanzo è stata tratta l’omonima serie tv Inés dell’anima mia andata in onda nel 2021 su Canale 5.

Inés dell'anima mia
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5. Violeta
Nell’ultimo romanzo di Isabel Allende, pubblicato da Feltrinelli nel mese di febbraio 2022, troviamo tutti i temi più cari alla scrittrice cilena. Si tratta di una nuova epopea al femminile: la vicenda della protagonista Violeta del Valle ha inizio nel 1920, durante l’epidemia di influenza spagnola, e si conclude ciclicamente nel 2020 quando il mondo è travolto da una sconosciuta pandemia. Quello di Violeta è un secolo di fatiche, scoperte, amori, che Isabel Allende racconta come un diario.
Si può cogliere tra le righe un rimando al femminismo come istanza sociale. Allende nella sua ultima opera rivendica per le donne la libertà di essere compiutamente se stesse e di amare e realizzarsi alle proprie condizioni. Un romanzo attualissimo che si inserisce nel solco di quel femminismo ante-litteram di cui Isabel Allende si è fatta portavoce sin dal suo romanzo d’esordio.

Violeta
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Isabel Allende: i 5 migliori libri della scrittrice cilena
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