Un’estate a Parigi
- Autore: Sarah Morgan
- Genere: Romanzi d’amore
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: HarperCollins
- Anno di pubblicazione: 2020
L’uscita di un nuovo libro di Sarah Morgan, amatissima regina del romanzo rosa, è sempre un evento per le sue numerose fan. In questo caso, poi, già nel titolo è compreso il nome della città più evocativa per tutti coloro che sono innamorati dell’amore: Parigi. Aggiungiamo una piccola libreria dell’usato come sfondo delle vicende e due donne di età molto diversa come personaggi principali: ne risulta un cocktail tale da mandare in brodo di giuggiole le amanti del romanzo d’amore, ma anche da far alzare un muro di diffidenza a lettrici più "seriose" e intellettuali. Andiamo, signore, abbassate la guardia. È ovvio che Un’estate a Parigi (HarperCollins, 2020, trad. C. Ingiardi) ha soltanto lo scopo di farvi passare qualche ora in totale relax e regalarvi qualche sogno, ma bisogna dire che la penna di Sarah Morgan è ben distante da quella di decine e decine di autrici di chick lit che invadono gli scaffali delle librerie.
Attenzione spoiler trama - La storia è abbastanza semplice e all’inizio quasi catastrofica, tanto da risultare un tantino pesante per la sequela di disgrazie che accompagnano le vite delle due protagoniste.
Da un lato dell’oceano, negli Stati Uniti, Grace, insegnante di francese che si appresta a festeggiare il venticinquesimo anniversario di matrimonio con l’amato David, regalandogli un mese con lei a Parigi, e che si sente invece chiedere il divorzio a causa della relazione di lui con la giovane Lissa; dall’altro lato, a Londra, la giovane neodiplomata Audrey combatte contro la dislessia e contro l’alcolismo della madre, che risparmia per un viaggio a Parigi, una fuga dagli altri e, in fondo, da sé stessa. Proprio a Parigi si incontrano le due donne: Audrey ha trovato lavoro e alloggio in una piccola libreria, Grace ha deciso di intraprendere il viaggio da sola e si mette in cerca proprio di quella stessa libreria, che le è stata indicata da sua nonna Mimi. Uno scippo ai danni di Grace, sventato da Audrey, le avvicina e fa nascere un’amicizia tanto sorprendete quanto forte, aprendo le loro menti a nuove strade e nuove prospettive: forse anche nuovi amori. O vecchi amori che ritornano, non sempre del tutto graditi.
Una storia, quindi, anche di crescita e riscatto: niente di eccezionale di per sé, se non fosse presente un elemento fondamentale, un’accurata (e sorprendente per il genere) analisi dei personaggi, che si evolvono e cambiano contestualmente alla storia. Grace, la maniaca del controllo, che si rende conto di non essere mai riuscita a lasciarsi andare e di avere condizionato la vita di tutti quelli che le stavano accanto, ma anche che cambiare del tutto sarebbe un errore e che, in fondo, gli altri contano anche sulla sua organizzazione. Audrey, la dura in apparenza ma fragile dentro, che impara a fidarsi della vita, dell’amicizia e dell’amore, e che, in molte occasioni, si dimostra quasi più matura della stessa Grace. Oltre a loro, la frizzante Mimi, che ha sempre rifuggito gli impegni seri e che si sta chiedendo se sia stata davvero una buona idea, o non semplicemente una scelta dettata dall’egoismo, che ha condizionato anche tutti i suoi affetti...
Se si deve fare una critica a questo libro è nel finale per due motivi: uno è la storia di Mimi, che trova una conclusione un po’ troppo affrettata; l’altro è una certa idea del "mettere tutto a posto" che suggerisce che l’avventura e la sregolatezza vadano bene, ma solo a piccole dosi. Ci sarebbero stati almeno un paio di finali alternativi e altrettanto realistici, ma meno retorici, da considerare.
Fine trama
State certe che questo libro vi prenderà e non riuscirete ad abbandonarlo fino a che non l’avrete finito. È lo stile, l’abilità dell’autrice che merita davvero un applauso.
Un'estate a Parigi
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Un libro perfetto per...
Uomini, alla larga! È chiaro che si tratta di un romanzo adatto solo alle donne, soprattutto a quelle che amano la "Ville lumière" più di ogni altra città. Ma anche a quelle che stanno attraversando un brutto periodo e vogliono trovare incentivi per superarlo.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Un’estate a Parigi
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