Uccidi per me
- Autore: Karen Rose
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Casa editrice: Leggereditore
- Anno di pubblicazione: 2012
Con “Uccidi per me” si chiude una delle serie più riuscite di Karen Rose, la trilogia “Daniel Vartanian”, che prende il nome da uno dei protagonisti. L’agente Vartanian, tuttavia, ha un ruolo centrale solo nel secondo capitolo, “Grida per me” (2011), mentre nel primo, “Muori per me” (2010), e in questo terzo capitolo la sua figura ricopre un ruolo marginale, soprattutto per quanto riguarda l’azione effettiva, dal momento che il suo nome ritorna spessissimo nelle intricate vicende che vedono protagonista assoluto Luke Papadopoulos, il suo migliore amico, e Susannah Vartanian, la sorella alla quale è legato da un rapporto complicato.
Per chi non ha letto i capitoli precedenti, la lettura di questo romanzo all’inizio potrebbe rivelarsi un po’ ostica – moltissimi sono infatti i personaggi secondari che interagiscono a più livelli, tessendo una trama decisamente intricata –, ma già dopo la prima cinquantina di pagine il lettore avrà chiari tutti quei retroscena che emergono dal passato e condizionano fortemente le vicende del presente.
Questa trilogia, infatti, è un’opera dietro la quale è visibile un immenso, organico disegno che oscilla come un’altalena tra passato e presente, scavando nella vita dei personaggi per disseppellire segreti torbidi, crimini efferati e una malvagità così radicata da impregnare di sé tutti e tre i romanzi, che pure vengono in qualche modo addolciti dalla componente “romance”, ossia la storia d’amore che percorre l’intera narrazione rimanendo sempre sullo sfondo, componente gradevole ma non indispensabile.
“Uccidi per me” si apre con una storia dei giorni nostri, una di quelle che siamo abituati a sentire nei telegiornali: una ragazza di appena sedici anni scappa di casa per incontrare un ragazzo conosciuto su internet, in una chat, un perfetto estraneo di cui sa solo ciò che lui le ha raccontato e che si rivela una gigantesca bugia. Per la giovane Monica, infatti, l’incontro l’inizio di un incubo. Violentata e seviziata in un nascondiglio di cui la polizia nemmeno suppone l’esistenza, per la famiglia e gli amici la ragazza è semplicemente scomparsa nel nulla, senza lasciare alcuna traccia.
Sei mesi dopo, l’apparente serenità di Duttan, cittadina di cui è originaria la famiglia Vartanian, viene squarciata da un evento agghiacciante: la polizia ha fatto irruzione in un vecchio casolare dove qualcuno teneva segregate un gruppo di ragazzine destinate al mercato della prostituzione; non riuscendo a portarle via prima dell’arrivo dei poliziotti, i malviventi ne hanno uccise cinque, lasciando che gli agenti ne ritrovassero i cadaveri mutilati e resi irriconoscibili. Eppure una delle giovani vittime respira ancora, ed è su di lei che Papadopoulos ripone le speranze di scoprire chi c’è dietro quel terribile traffico di vite umane. Ma nemmeno in ospedale, dov’è ricoverata nel reparto di terapia intensiva, la giovane sopravvissuta è al sicuro…
Questo terzo capitolo, oltre a essere una più che degna conclusione della trilogia “Daniel Vartanian”, a mio avviso rappresenta anche uno dei romanzi più riusciti della Rose, testimonianza dell’estrema versatilità di questa straordinaria scrittrice da molti conosciuta solo per i suoi romance.
Uccidi per me (Leggereditore Narrativa)
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