Uccelli di rovo
- Autore: Colleen McCullough
- Genere: Romanzi d’amore
- Categoria: Narrativa Straniera
“Uccelli di rovo” di Colleen McCullough narra la saga di una famiglia che si snoda per quasi tutto il Novecento attraversando lo sviluppo dell’Australia come nazione e come continente. Il romanzo ruota intorno al personaggio enigmatico di Ralph de Bricassart, un sacerdote eccezionalmente bello che suscita insano interesse nella proprietaria della grande tenuta di Drogheda ma che a sua volta finisce intrappolato in una passione senza redenzione per la giovane nipote della donna conosciuta bambina, amata senza remore da donna.
L’intento della scrittrice McCullough non è stato quello di creare quel caso mediatico, alimentato poi a dismisura dalla celebre fiction andata in onda sulle reti Mediaset in Italia ormai quasi un trentennio fa, quanto quello di costruire un affresco possente sulle sorti di una famiglia che con i suoi splendori e le sue miserie simboleggia un paese che cresce, ma anche quello di analizzare la sostanziale differenza che divide il pastore di anime protestante da quello cattolico, vale a dire l’impossibilità di avere un affetto con cui dividere il resto dei suoi giorni.
L’analisi della scrittrice si sofferma lungamente sugli intendimenti del sacerdote de Bricassart, prete per scelta ma anche uomo ambizioso e disposto a qualsiasi compromesso per la carriera. Personaggio quindi sottilmente infido e negativo che forse richiama il monaco gotico descritto a fine settecento dall’inglese Ann Radcliffe. Al di là dal personaggio maschile forte e ben delineato la scrittrice traccia con vigorose pennellate le figure femminili, dalla proprietaria di Drogheda rigida e implacabile, legata verghianamente alla "roba" alla protagonista femminile, la volitiva Meggie, a sua madre cupamente chiusa nel dolore dei suoi errori.
Passione, morte e assoluta chiusura alla redenzione, come recita la leggenda che dà il titolo al romanzo: l’uccello di rovo si tortura ed emette il suo canto più bello in punto di morte perché destinato alla sofferenza malgrado questa potrebbe recare gioia nel suo prossimo.
“Uccelli di rovo” è da leggere non con morbosità come imposto da chi ha pubblicizzato la fiction tv alla sua uscita, ma per apprezzare le belle descrizioni dei vari personaggi e lo stile scorrevole e asciutto della scrittrice. Caduto in prescrizione dopo il clamore degli anni Ottanta, “Uccelli di rovo” merita di essere ripreso in considerazione per quello che è effettivamente: un libro scritto bene da un’autrice non eccelsa ma onesta.
Uccelli di rovo
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Quanti ricordi evoca questo romanzo in me. Io che ho visto quella specie di serie televisiva nel 1983 vi posso garantire che il romanzo è molto meglio.
Ritengo sia meglio vedere prima il film, in seguito leggere il libro. Il film dà immediatezza al coinvolgimento emozionale della trama che , in seguito, viene dipanata e completata da quel capolavoro di Colleen McCullough . Film e libro sono un valore aggiunto l’uno per l’altro. Si narra di un sacerdote che usa il suo fascino per manipolare le persone e raggiungere il suo obiettivo di entrare a far parte dell’" enorme potere della Chiesa cattolica, in grado di cambiare perfino il corso della storia ". Ma si innamora della giovane Meggie, e sente questo amore come quasi una pietra di inciampo nella sua scalata al cardinalato vaticano, pertanto illude e respinge la ragazza in un alternarsi di struggimenti e fughe. La rincorre ovunque, finchè non accade l’irreparabile in una esplosione incontrollata di passione da cui nasce un figlio . Da qui un epilogo straziante.