Tutti i racconti di Ellery Queen

Ho terminato venti giorni fa un’impresa titanica: ho finito la lettura di Tutti i racconti di Ellery Queen editi da Oscar Mondadori. Ne è valsa la pena perché ho potuto ammirare la genialità dei due cugini che nel 1928 hanno assunto il nome di Ellery Queen, il protagonista di gialli dal tipico stile della camera chiusa e ho tratto alcune conclusioni sia nel bene che nel male.

Nel bene perché il meccanismo dei racconti è intelligenza pura ed è una sfida per il lettore che viene messo nelle condizioni di risolvere l’enigma con le sue forze; nel male in quanto dopo avere letto alcuni racconti si capisce il gioco e diventa ripetitiva la lettura e si comprende anche la stereotipia di certi personaggi che non vengono approfonditi.
Ciò non toglie che la prima raccolta sia la migliore dato che contiene un capolavoro come La lampada di Dio, vero rompicapo la cui soluzione è tutt’altro che scontata per il lettore.

Ma Ellery Queen chi è ?
È un giovane scrittore di gialli, geniale e anche saccente, che all’inizio sembra prendere la risoluzione dei delitti come un gioco e viene presentato come intelligente ma anche umano tanto da non disdegnare avventure galanti (non condivido l’idea di chi lo avvicina a Philo Vance); in seguito diventa sempre più una macchina per pensare e questo lo rende antipatico al lettore che avrebbe voluto un maggiore approfondimento della sua psicologia.
Tra le raccolte ho trovato particolarmente interessante l’ultima Le falene assassinate che raccoglie i drammi radiofonici di Ellery Queen tra cui citerei L’avventura degli uomini dimenticati che è ambientata nei bassifondi di New York e vede il personaggio alle prese con un delitto "strano" considerato l’ambiente.
Non mi è piaciuta la raccolta Esperimenti deduttivi che al suo interno contiene diversi racconti che sono indovinelli non troppo sofisticati come ad esempio A scuola con Ellery Queen in cui in una scuola avviene in un’aula un furto di cento dollari ed Ellery Queen deve intervenire. È un racconto che mi ha fatto tenerezza perché oggi un giallo ambientato in un istituto scolastico sarebbe più crudo e realistico.
Non dimentichiamo della raccolta i personaggi secondari: l’ispettore Queen che deve affidarsi al suo geniale figlio ma nello stesso tempo è carico di una umanità che quest’ultimo non ha, il sergente Velie, simpatica figura di rude poliziotto e, nelle prime raccolte, Nikki Porter, segretaria infelicemente innamorata della macchina per pensare Ellery Queen.

In conclusione un testo mirabile con una introduzione curata di Carlo Lucarelli e una postfazione di Mauro Boncompagni che delinea la genesi e la storia di Ellery Queen. Un’opera meritoria per la Mondadori e una lettura consigliata per un regalo di Natale.