Sul Naviglio si uccide così
- Autore: Alessandro Reali
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2022
Alessandro Reali torna in libreria con un nuovo romanzo, intitolato Sul Naviglio si uccide così, edito da Fratelli Frilli editori. Protagonista la sua creatura di carta, il commissario Caronte e le sue indiscutibili capacità investigative:
“Essenziale era la consapevolezza che dietro a ogni uomo o donna c’era una vita, una storia bella o brutta, fatta di odio, amore, delusione, successo, rabbia, frustrazione … e che lui, Caronte, era lì per capire, valutare , e spesso, prendere decisioni, correndo il rischio di complicare notevolmente l’esistenza futura del soggetto in questione.”
Nel libro Caronte è alle prese con l’omicidio brutale di una donna, tale Rina Brambilla, moglie del barbiere Tista Brambilla. Una donna un po’ troppo eccentrica, che faceva la bella vita, a discapito del marito, che però, pur essendo a conoscenza, non proferiva parola.
“Tista Brambilla, il barbiere di Porta Ticinese (…) era indubbiamente un tipo elegante, che prestava una certa attenzione all’estetica. (…) concentrato sullo sguardo indecifrabile dell’uomo dagli zigomi sporgenti e il naso affilato, con quei baffetti rasi, neri e lucidi come i capelli tinti, ben ravviati all’indietro.”
Ad uccidere la donna è stato forse il marito, stufo dei continui ed eclatanti tradimenti? È, forse, un delitto d’onore di antica fama:
“riguardo al cosiddetto “delitto d’onore” (…) che consentiva che: fosse ridotta la pena per chi uccidesse la moglie (o il marito, se ad essere tradita fosse stata la donna), la figlia o la sorella al fine di difendere “l’onor suo e della famiglia”.
Caronte, perspicace e intuitivo, indaga.
Ambientato a Milano nel 1966, il romanzo si distingue per la minuziosità di descrizione di una città, che l’autore dimostra di conoscere molto bene:
“Milano ansimava nel grigiore e il suo cuore batteva incessantemente. Non era una bella città, forse, ma aveva qualcosa in più… era viva, viva come nessun’altra città italiana, nel centro storico elegante, nei teatri e nei cinema, nelle gallerie d’arte, nelle periferie.”
Particolarità che assurge Milano a seconda protagonista della narrazione.
Nel complesso una lettura di genere, caratterizzata da una prosa fluida e scorrevole, che contribuisce a rendere la lettura invitante e molto accattivante. Per gli amanti, dunque, con uno sguardo disincantato a tempi diversi, lontani nel tempo, ma molto presenti anche nell’attualità.
Sul Naviglio si uccide così: Milano, 1966. La nuova indagine del commissario Caronte
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Un libro perfetto per...
A chi ama le storie noir, alla Maigret.
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