Storia dei simboli matematici
- Autore: Joseph Mazur
- Genere: Scienza
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Il Saggiatore
- Anno di pubblicazione: 2015
La Casa Editrice Il Saggiatore ha il grande merito di avere pubblicato, specialmente nella Collana La Cultura, molti libri che hanno rappresentato, con autori quali Virginia Woolf, John Steinbeck, Stephen Jay Gould, François Truffaut e tanti altri, il panorama letterario e saggistico più importante e innovativo del Novecento.
Ma se la cultura è innanzitutto una categoria del nostro spirito non poteva mancare anche uno sguardo alla crescente richiesta da parte dei lettori di un approfondimento di alcuni dei temi più discussi negli ultimi decenni sull’economia, la fisica quantistica, l’astronomia, la matematica, il diritto e la filosofia.
Di Joseph Mazur, fratello dell’insigne matematico Barry Mazur e professore emerito di Matematica presso il Marlboro College nel Vermont, Il Saggiatore ha pubblicato tre dei suoi libri più noti, fra cui questa Storia dei simboli matematici.Il potere dei numeri da Babilonia a Leibniz. Mazur è uno dei più famosi divulgatori della matematica e ha ricevuto vari premi per questa sua attività.
Fare opera di divulgazione della matematica non è facile perché, se non si ha una solida cultura matematica, si possono anche scrivere tante sciocchezze come potrebbero mostrare numerosi esempi. Ma Joseph Mazur è un matematico che ha insegnato a lungo e che conosce le insidie di una conoscenza matematica approssimativa.
Questa sua Storia dei simboli matematici, come egli stesso rivela nella prefazione, nasce innanzitutto dalla sua ignoranza, scoperta in modo puramente casuale, nel non sapere inquadrare bene, a un certo punto della sua carriera, la nascita e l’utilizzo da parte dell’umanità di alcuni simboli matematici che noi oggi usiamo con grande dimestichezza in modo quasi naturale. Si aggiunge poi alla sua curiosità nel ricercare le tracce e lo sviluppo dei simboli via via usati nell’aritmetica, nell’algebra e nell’analisi matematica attraverso i secoli della storia del pensiero matematico.
Questo viaggio culturale di Mazur, supportato anche dallo stile limpido e affabulante della sua scrittura, ci fa scoprire come i simboli che noi utilizziamo oggi, da quelli necessari per effettuare le quattro operazioni elementari dell’aritmetica a quelli più sofisticati dell’algebra e del calcolo infinitesimale abbiano avuto una gestazione lunga e a volte faticosa prima d’essere accettati dai matematici.
Egli si chiede anche quale significato più profondo abbia il simbolo matematico:
A un livello più profondo, la parola «simbolo» suggerisce che si crei qualcosa di nuovo dall’accostamento di qualcosa di familiare a qualcosa di non familiare. O, per dirla in un altro modo, che emerga un nuovo significato quando un’idea inconscia incontri un’idea conscia. Un simbolo è precisamente questo: significato emergente dall’incontro di pensieri consci e pensieri inconsci.
Il chiedersi come e quanto i simboli abbiano influenzato lo stesso pensiero matematico porta naturalmente Mazur a passare in rassegna una folla di matematici e filosofi che hanno contribuito a crearli, rendendoci in fondo consapevoli che proprio ai simboli e al loro uso dobbiamo la comprensione del mondo e la percezione dello spazio e del tempo.
Storia dei simboli matematici. Il potere dei numeri da Babilonia e Leibniz
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