Resta anche domani di Gayle Forman

Mia e la sua vita. Una vita semplice, per certi versi addirittura banale. Casa, famiglia, scuola, amici, amore. La tipica adolescente che trascorre le sue giornate nell’attesa che capiti qualcosa di bello, d’imprevisto. Ed è ciò che accadrà.
D’imprevisto, perché di bello, in quello che sto per scrivere, non c’è nulla. Mia e la sua famiglia rimangono coinvolti in un terribile incidente stradale. Mia è in coma, ma il suo spirito esce dal corpo e vive la situazione come se lei fosse effettivamente presente. Vede le reazioni dei parenti e degli amici. E del suo amato. Capisce che, purtroppo, non può interagire con loro, e questo la fa infuriare.

Resta anche domani di Gayle Forman (Mondadori, 2017, trad. S. Mambrini) è una favola moderna che sembra la fotocopia di Ghost, quindi? Niente affatto, qui le implicazioni saranno molto più intense, drammatiche e, se vogliamo, sincere.
Non è detto che sarà una favola con il lieto fine, non è scritto da nessuna parte che la protagonista ritroverà gli affetti e tornerà a vivere felice e contenta. Mia dovrà lottare soprattutto con se stessa per trovare un motivo che la spinga a restare anche domani.

Gayle Forman ci narra un storia che parte con dolcezza per poi sfociare nel dramma.
Un dramma nel quale sarà fin troppo facile rispecchiarsi, pagine colme di dolore e speranza che non potranno lasciarci indifferenti. Persone e non personaggi, che ci racconteranno le loro giornate, i loro sogni e le loro delusioni. Queste ultime quasi sempre in numero superiore, purtroppo.

Resta anche domani è un libro che parlerà forte e duro, una storia che ci farà esplodere il cuore in mille pezzetti che faticheremo a ritrovare, ma sarà confortante farlo. Un libro dedicato a chi vuol leggere qualcosa di vero, di profondo. Farà male, ma donerà anche sensazioni piacevoli.