Quella cosa intorno al collo
- Autore: Chimamanda Ngozi Adichie
- Genere: Raccolte di racconti
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Einaudi
- Anno di pubblicazione: 2017
The thing around your neck di Chimamanda Ngozi Adichie viene per la prima volta pubblicato nel 2009 negli Stati Uniti e in Inghilterra e solo nel 2017 compare con Einaudi la prima traduzione italiana con il titolo Quella cosa intorno al collo (traduzione di Andrea Sirotti).
Dodici sono i racconti che compongono il volume e altrettante sono le figure femminili, quasi sempre protagoniste. Questo è primo ingrediente della narrazione: con grande abilità la scrittrice nigeriana mette a nudo la sua madrepatria attraverso cameriere, studentesse, madri di figli carcerati e giovani spose: con le loro storie ci si immerge nella cruda realtà fatta di oppressione, di povertà e di insoddisfazione. Senza sentimentalismi, senza presunzione, senza piagnistei. La verità è presa a due mani dal vissuto comune.
“Nessuno sapeva dov’eri, perché non lo avevi detto a nessuno. A volte, sentendoti invisibile, cercavi di passare nel corridoio attraverso la parete della tua stanza e, quando andavi a sbattere, ti rimanevano i lividi sulle braccia. Una volta Juan ti ha chiesto se avevi un uomo che ti picchiava perché ci avrebbe pensato lui e tu sei scoppiata a ridere in una risata misteriosa. Di notte, qualcosa ti si avvolgeva intorno al collo, qualcosa che per poco non ti soffocava prima che ti addormentassi”.
Già, quella cosa attorno al collo, quel malessere rappresentato dalla difficoltà di non appartenere alla tanto sospirata cultura occidentale. Ecco il secondo ingrediente fondamentale di Chimamanda Ngozie Adichie: l’immigrazione (che nel volume è rivolta esclusivamente agli Stati Uniti) e il sogno in frantumi di emancipazione. Due mondi tanto lontani quanto diversi, ma anche in questo caso nessun colpevole, nessuna lamentela, ma soltanto realismo.
Infine, l’ultimo ingrediente di questa raccolta di racconti davvero ben riuscita: l’etnia ibgo, che ci rimanda alla guerra (non poi così tanto lontana) nel Biafra, con le sue atrocità. La conflittuale divergenza di culture permane in Nigeria non senza risvolti nella vita quotidiana.
Un’ultima nota sulla giovane autrice: Chimamanda viene considerata l’erede di Albert Chinualumogu Achebe (1930 2013), soprannominato Chinua Achebe, scrittore, poeta, saggista, critico letterario e soprattutto autore di Le cose crollano (Things falla part, tradotto per La nave di Teseo nel 2016 da A. Pezzotta), considerato un capolavoro tutt’ora studiato nelle scuole di numerosi paesi africani, nonché tradotto in 50 lingue.
Gran parte dell’opera di Achebe è incentrata sulla denuncia della catastrofe culturale portata in Nigeria prima dal colonialismo e successivamente dai regimi corrotti dopo l’indipendenza.
Non a caso la giovane autrice sua connazionale ha già collezionato il Commonwealth Writers’ Prize nel 2005 per la categoria "First Best Book" con Ibisco viola (Einaudi, 2012) e ha ricevuto proprio in Italia nel 2009 premio internazionale Nonino per Metà di un sole giallo (sempre Einaudi, 2008). Fresco di pubblicazione e carico di aspettative Il pericolo di un’unica storia, l’ultimo romanzo di Chimamanda Ngozie Adichie appena pubblicato (Einaudi, 2020).
Quella cosa intorno al collo
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