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Recensioni di libri

Qualcuno da amare di Barbara Pym

Lo sguardo che Barbara Pym fa scivolare sulle persone attorno a sé non ha illusioni, ma non ha cattiveria, è tollerante e compassionevole, sa sorridere e spesso anche ridere: davvero un libro che è un piacere leggere e rileggere, da tenere preziosamente nella nostra libreria di casa.

Niva Ragazzi Pubblicato il 06-10-2012
Qualcuno da amare

Qualcuno da amare

  • Autore: Barbara Pym
  • Genere: Romanzi d’amore

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Sorprendente e straordinaria questa scrittrice così poco frequentata, una vera perla nel panorama della letteratura femminile moderna.
Ribadisco moderna, anche se è nata nel 1913, perché il suo spirito caustico e leggero e la capacità che dispiega nel raccontare vicende immerse in una normalità deludente con un tono di sobria sorridente ironia ne fanno un’autrice modernissima.
Barbara Pym ha scritto numerosi libri e tutti ripercorrono lo stesso sentiero che va dal giardino del vicariato a quello della chiesa, dalla sala parrocchiale alla strada principale di un villaggio tipicamente inglese e in tutti racconta con disarmante semplicità le vicende dei suoi protagonisti, principalmente zitelle di buona famiglia, che punteggiano le loro esistenze con innumerevoli tazze di te.
Sembrerebbe di una noia mortale, ma così non è, perchè i suoi romanzi sono riscattati da una prosa elegante e pungente, un sorridente ed empatico sguardo sulle persone e sulle loro varie peculiarità, il tutto intercalato da citazioni dotte e reminiscenze letterarie giovanili.

Anche in questo bellissimo libro, la protagonista è una matura zitella innamorata, non ricambiata, fin dai tempi dell’università, dell’arcivescovo del paese in cui vive, sposato a una donna acida e volitiva che le provoca costanti sensazioni di inadeguatezza.
Belinda vive con la sorella più giovane che ha ancora velleità e desideri di compiacimento femminile e che trascorre piacevolmente le sue giornate occupandosi con tenacia del benessere dei giovani vicari che si susseguono nel paese: e saranno torte e gelatine di frutta, calze e maglioni lavorati ai ferri, inviti a pranzi e a tè.
In questo placido scorrere di un’esistenza senza troppi scogli, ecco che arrivano in visita dall’arcivescovo due eminenti personalità, una appartenente al mondo accademico, l’altra al mondo ecclesiastico: in una ridda di incontri e di inviti a cene, i due uomini si dichiareranno alle due sorelle, ma tutte e due rifiutano queste lusinghiere proposte: Belinda, perchè contenta del suo quieto e fedele amore; la sorella Harriet, perchè troppo felice nelle sue tranquille occupazioni.
Ci sarà spazio per le piccole rivalità con le altre signore occupate nei mille servizi della parrocchia, si passerà il tempo in giardino, oppure a curiosare dalle finestre per controllare i vicini di casa, si scambieranno visite, si regaleranno talee di piante, si seguiranno le funzioni della chiesa; e così scivolerà via il tempo, ma dolcemente, perchè, come dice con serenità Belinda, quello che davvero conta, quello che è importante, è avere qualcuno da amare: “una timida gazzella,

una dolce colomba o perfino un barboncino, ma qualcuno da amare, questo è il punto”.

Lo sguardo che Barbara Pym fa scivolare sulle persone attorno a sé non ha illusioni, ma non ha cattiveria, è tollerante e compassionevole, sa sorridere e spesso anche ridere: davvero un libro che è un piacere leggere e rileggere, da tenere preziosamente nella nostra libreria di casa.


© Riproduzione riservata SoloLibri.net

Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Qualcuno da amare

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