
Qualcosa di bello
- Autore: Roberto Pellico
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2022
Con scrittura intensa e poetica Roberto Pellico, nel romanzo Qualcosa di bello (Augh!, 2022), indaga i lati oscuri di una relazione che dura da tanti anni. Paolo e Andrea non potrebbero essere più diversi per personalità, manie, visione del mondo. Si amano e sono complementari: Andrea è sensibile, si occupa delle piccole cose di cui è intessuta la vita quotidiana di una coppia; Paolo è più duro, più chiuso e ha investito le sue energie soprattutto nel successo e nell’autorealizzazione.
La storia che l’autore narra ha inizio quando Andrea e Paolo sono una coppia consolidata ma sentono soffiare venti di destabilizzazione. I semi di una crisi si annidano nei segreti ben custoditi, non rivelati all’altro, nelle zone d’ombra in cui nessuno è ammesso a entrare.
Dal passato di Andrea riemerge, dopo anni di silenzio e lontananza, un ex, Matteo, dal quale arrivano alcune mail alle quali Andrea decide infine di rispondere.
Anche Paolo vive momenti difficili con tutte le persone che fanno o hanno fatto parte della sua vita: Giulia, con la quale ha un legame forte che lo spinge a proteggerla, senza però rivelarle l’essenza del loro rapporto; il ricordo tormentoso di un ragazzo senza nome è sempre in agguato; le sue infedeltà, delle quali Andrea si accorge, gli arrecano soltanto piaceri amari e momentanei.
Ai capitoli in cui l’autore narra le fasi della crisi fra i due protagonisti si alternano le considerazioni di Manuele, un blogger che alle riflessioni sull’attualità, sulla condizione dei gay e su argomenti vari mescola il racconto frammentario di un suo amore non corrisposto.
È interessante la risposta di Manuele alle osservazioni di un suo commentatore:
“Sono stanco, Christian. Sono stanco di dover difendere i gay dagli etero, gli extracomunitari dai razzisti, le puttane dai bigotti, i drogati dai moralisti, i gay dai gay-normali. Secondo me la tua diversità, concedimi il termine, avrebbe dovuto insegnarti l’esatto opposto di quello che hai appreso, ovvero che il concetto di diversità è un limite che dovremmo abbattere con tutte le nostre forze. Combattere per questo, non per catalogarci in etichette di genere ‒ froci, negri, etero o travestiti ‒ ma per garantire un individualismo che non ammetta nessuna discriminazione: mai”.
Su un piano meno ideologico, nel romanzo di Roberto Pellico trova grande spazio il tema del senso di colpa, così invasivo, capace di bloccare ogni crescita personale:
“Il perdono di sé è indispensabile per far scivolare via gli errori. Eppure sanno essere spietati, i sensi di colpa, talmente feroci da andare oltre qualsiasi compromesso”.
Qualcosa di bello è un’opera prima che colpisce per la maturità espressiva e la caratterizzazione psicologica dei personaggi.

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