Prosdocimi. La vita è un gioco: Topolino, Umorismo, Figurine, TV di Paola Biribanti, Bruno Prosdocimi

I ragazzi nati negli anni Sessanta ricorderanno sicuramente le divertenti vignette umoristiche degli album delle figurine dei calciatori Panini che, tra la fine degli anni 60 e i primi anni 70, interrompevano le pagine piene di fotografie di giocatori.
Anche quelle facevano parte del tormentone “Ce l’ho!”, “Mi manca!” e anzi, erano tra le più ambite, perché tutte insieme componevano una grande illustrazione dedicata alle formazioni e ai volti più noti della Serie A e della Serie B (è il caso dell’album 1971-72). Finché non si riusciva a chiudere il buco lasciato dalle figurine mancanti, era come trovarsi davanti ad un’opera incompiuta.

Altrettanto leggendarie, nell’album della stagione 1970-71, le vignette che spiegavano le regole del calcio in maniera assolutamente strampalata e umoristica. Ne “i quattro passi del portiere”, il numero uno se ne andava tranquillo a passeggiare, tra la disperazione dei difensori, lasciando la porta vuota. Ne “il calcio di rigore”, invece, la vignetta citava un’inquadratura dei grandi duelli di film western.
L’aspetto di quelle caricature che più colpiva l’immaginazione era la “gommosità” con cui venivano rappresentate le acrobazie dei giocatori.
A volte erano dei veri e propri grovigli umani, con gli arti che, fermati nei momenti di maggiore furore agonistico, si intrecciavano in maniera improbabile, elastici come quelli del fumetto Tiramolla.
Un’affascinante confusione, che riporta alla mente le panoramiche di Benito Jacovitti.

La stessa atmosfera che, si dice, caratterizzava il grande studio, a Verona, dove lavorava il nostro protagonista: reso inabitabile a causa della folla di opere passate e presenti, ma in cui pure dominava un accuratissimo… disordine.
Stiamo parlando di Bruno Prosdocimi, straordinario disegnatore, che Il 26 ottobre 2023, alla veneranda età di 87 anni, ci ha lasciato.
Questo libro dal titolo Prosdocimi. La vita è un gioco: Topolino, Umorismo, Figurine, TV (Iacobelli, 2018) è la sua autobiografia, scritta a quattro mani con Paola Biribanti: uno dei pochi titoli che gli sono stati dedicati nell’ultimo ventennio (tra gli altri: Prosdocimi in giallo del 2009 e “Facce da spettacolo” del 2015). Un’occasione imperdibile per scoprire qualcosa di più del grande disegnatore nato a Mestre, ma trapiantato a Verona.

La storia di fumetti, personaggi, gadget (dai calendari alle buste per la corrispondenza) e giochi (dalle carte alla tombola), che oggi sono diventati oggetti introvabili, in cima alla lista dei desideri dei collezionisti.
Memorabile in quegli stessi anni la parentesi televisiva, quanto Prosdocimi disegna per “Il Musichiere” le canzoni da indovinare, e in “Chissà chi lo sa?” - il leggendario quiz per ragazzi condotto da Febo Conti - è addirittura protagonista realizzando in diretta le caricature di cantanti e attori ospiti del programma.

Attraverso le pagine di questo volume si scopre che Prosdocimi è stato straordinariamente versatile e poliedrico passando da "Topolino" a "L’Arena" di Verona, da "Candido" alle illustrazioni di “Sorrisi e canzoni tv”, dai carri per il Carnevale scaligero alle scenografie dell’opera. Un pezzo di storia che attendeva solo di essere valorizzata e riscoperta.