Rambo. Primo sangue di David Morrell

John Rambo: su, alzi la mano chi non conosce questo nome, chi non ha letto della sua storia o chi non ha visto i suoi film, almeno uno, almeno un fotogramma. Molti di noi magari non sapevano nemmeno che le gesta portate sul grande schermo da Sylvester Stallone fossero frutto di uno scrittore e non di Sly. Rocky sì, è partito dalla sua mente, ma Rambo no.

La storia di un reduce del Vietnam che torna a casa e trova il mondo cambiato. In realtà tutto è uguale a prima, è lui a esser cambiato per sempre e ora non riesce più a incastrarsi in una società che lo vuole rinnegare, insieme a migliaia di morti, dell’una e dell’altra parte. Una guerra nella guerra che porterà il nostro a un epilogo inevitabile. Ah, non voglio rovinarvi la sorpresa ma non finirà come nel film…

David Morrell ci narra di qualcosa che, all’epoca, forse conoscevano in pochi. La guerra può mutare le persone e, anzi, direi che lo fa sempre, e questo ne è un fulgido esempio.
Primo sangue è una storia che tutti noi abbiamo negli occhi grazie alla celluloide, ma vi assicuro che le parole di David erano già colme, all’epoca, di tutti gli effetti speciali del mondo, presenti e futuri. Un libro che è un pugno nello stomaco, in faccia e ovunque faccia male, un male cane.

Ah, una piccola curiosità: quest’opera era piaciuta tantissimo a Tomas Milian, che avrebbe voluto portarla sul grande schermo. I produttori non furono d’accordo, però gli lasciarono utilizzare il nome Rambo in uno dei suoi film. Proprio vero che la vita è fatta di scelte.
Un libro dedicato a chi ama le storie d’azione, ma anche, e soprattutto, a chi vuole una storia che dica qualcosa e che lasci qualcosa.