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Recensioni di libri

Oggi è già domani di Jarett Kobek

Fazi, 2020 - Dall’autore di “Io odio Internet”, una vicenda che riguarda gli stessi protagonisti del primo romanzo e che di esso è quasi un prequel. Un libro a tratti elettrizzante, a tratti malinconico che immerge i lettori in una New York che l’Observer definisce “il laboratorio urbano in cui le identità vengono reinventate in vista del nuovo millennio”

Giovanna Giraudi
Giovanna Giraudi Pubblicato il 06-08-2020

6

Oggi è già domani

Oggi è già domani

  • Autore: Jarett Kobek
  • Categoria: Narrativa Straniera
  • Casa editrice: Fazi
  • Anno di pubblicazione: 2020

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Ambientato principalmente a Manhattan nel tumultuoso decennio che va dagli anni 1986 al 1996, Oggi è già domani (Fazi, 2020, traduzione di Enrica Budetta), scritto da Jarett Kobek, già autore del più conosciuto “Io odio Internet”, può essere considerato un prequel di tale romanzo. I protagonisti sono infatti gli stessi, Baby e Adeline, ma con vent’anni di meno, ovvero nel momento in cui ancora molto giovani si stabiliscono nella Grande Mela, alternando la vita nella città a spostamenti negli States per motivi personali.

Adeline è una studentessa d’arte che nutre contrastanti sentimenti nei confronti della madre vedova e più che benestante; Baby è un giovane omosessuale orfano appena giunto dal Wisconsin. La morte dei genitori, così come anche gli anni di vita familiare travagliata, avevano lasciato il segno in Baby che vede nel suo arrivo a New York un’occasione unica

“La gente di New York non avrebbe mai capito il mio paesello dimenticato da Dio e dagli uomini nel Wisconsin. … perciò, di fronte alle possibilità di New York pensai: - Sì, te ne prego! Sono tutto tuo. Fai di me quello che vuoi -
Ma prima che potesse succedere qualunque cosa, avevo bisogno di un posto in cui stare”

Dopo le prime sfortunate vicissitudini nella metropoli, Baby si imbatte in Adeline: la loro amicizia nasce casualmente ma i due, seppur diversi per origini e per scelte di vita, sono sempre più legati. Non è di certo amore, viste anche le tendenze di Baby, ma è qualcosa di molto intenso e forte, qualcosa che Adeline, negli anni definirà

“Che cosa mantiene in vita l’amicizia? È semplicissimo: i genitori di Baby sono morti entrambi. Non gli ho mai chiesto i dettagli, ma ho capito che si è trattato di un’enorme tragedia. Come un omicidio. Mio fratello si è suicidato. Quando conosci una persona che ha ricevuto il tuo terribile dono, non la lasci andare mai più”

Il secondo libro di Kobek appare più ricco di speranza, con meno rabbia esistenziale, ma forse questo è frutto della più giovane età dei protagonisti che vivono una vita newyorkese a trecentosessanta gradi, con incontri e rapporti fugaci e bruscamente interrotti e le notti in discoteca alimentate da anfetamine e sostanze più pesanti.
I due intraprendono una folle corsa attraverso luoghi e accadimenti: l’East Village, nei club del centro in cui circola grande quantità di droga, eventi come i Tompkins Square Park Riots, l’epidemia di AIDS e il primo bombardamento del World Trade Center.
Intanto Baby coltiva il suo talento nascente per la scrittura di fantascienza e Adeline si fa strada nel mondo del fumetto.

Il romanzo si rivela ricco di tratti umani ma a volte l’autore si dilunga nel descrivere la parte non edificante nella vita dei protagonisti e nella Grande Mela di quegli anni .
Oggi è già domani appare un romanzo a tratti elettrizzante, a tratti malinconico che racconta della vita a New York, ma soprattutto delle relazioni interpersonali che hanno il potere di cambiare e talvolta salvare le nostre vite.


© Riproduzione riservata SoloLibri.net

Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Oggi è già domani

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