Note Noir. Settima raccolta di racconti in memoria di Marco Frilli
- Autore: AA.VV.
- Genere: Raccolte di racconti
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2023
Continua, da parte dei figli, l’elogio in memoria del padre perduto, Marco Frilli. E così nasce questa nuova raccolta di racconti nelle cui trame sarebbe gradita la presenza anche ideale o fantasmatica del nome del padre.
Siamo giunti al settimo libro, forse i nuovi scrittori, alcuni non nella scuderia Frilli, stanno perdendo il sentimento di mancanza del capostipite. Ecco quindi Note Noir. Settima raccolta di racconti in memoria di Marco Frilli (Fratelli Frilli editori, 2023, curatela di Armando D’Amaro).
I racconti sono sempre più violenti, perlomeno alcuni, mentre altri mostrano atmosfere malinconiche e al contempo ancora pericolose, girando tra i carrugi di Genova. Ma è la “casa” l’ultima frontiera della casa editrice. Un posto chiuso dove la violenza cova sotto la cenere e da un momento all’altro gli abitanti e i turisti fanno scelte pericolose.
Lo scrittore Mauro Biagini rende merito al nome Marco, che è il principale protagonista del suo racconto che ha come titolo E sottolineo se..., dove scrivere troppo potrebbe svelare la fine dello scritto. Addirittura nel racconto, c’è il posto anche per la magliaia Delia, che è un importante personaggio nei libri dello scrittore. Una cosa però salta subito all’occhio: i gialli noir hanno bisogno di un certo numero di pagine per dare il meglio di sé oppure un racconto lungo.
Il racconto breve può descrivere un’atmosfera o solo una azione repentina. Difficilmente può fare altro e in questo libro capiti che si rimanga frustrati, non con intenzione, ma per mancanza e questo accade quando ci si mette alla prova per realizzare un micro-giallo, mentre alla settima edizione solo pochi amici dei fratelli Frilli, in particolare Carlo, hanno il piacere di vedere il padre in un racconto dove ha un ruolo principale o da protagonista.
Il tema dominante, visto il titolo è la musica. Brani di musica classica o rock o sinfonie jazz. I titoli dei pezzi raccontano di questo connubio. Da La chiave di violino di Adelaide Barigozzi a Operazione Bob Marley..., racconto a sei mani.
Inevitabilmente gli occhi vanno verso gli autori di cui abbiamo già letto qualcosa. Valentina Cucinella con The show must go on dei Queen.
È la storia di Marta, una ragazzina bullizzata da sette cretini che la costringono a subire delle violenze vere e proprie a calci o pugni fino alla violenza verbale.Minacciando sempre la ragazzina di stare in silenzio, in caso contrario avrebbero fatto del male a lei e alla sua famiglia. Non ditemi che farà Marta, ma come ho solo sottolineato nelle prime righe, i racconti nonostante il tema musicale e la ricorrenza della morte del padre dei fratelli Frilli, non hanno spiragli. La maggior parte sono incubi a occhi aperti.
Poi c’è il primo autore che ho letto per i Fratelli Frilli, Roberto Negro con Ore rosso sangue, dove l’iniziale siparietto è tra Marco Frilli e il commissario Scichilone.
Il commissario era nello stabile per l’uccisione del giornalista Fulvio Bernocchi. Scichilone lo aveva riconosciuto. Era un uomo che voleva sapere sempre di più di una indagine giudiziaria, perché aveva proprio la passione per il giornalismo di nera e non solo. Gli piaceva stare tra le parole, erano il suo mondo.
Scrivendo di morti ammazzati esorcizzava la paura di essere fatto fuori con le sue indagini. Un’esecuzione in piena regola col giornalista che ha in mano l’estratto dello spartito de La Cavalleria Rusticana. L’assassino di Bernocchi mandò un messaggio con le lettere ritagliate in cui minacciava il commissario con la frase che “il prossimo sarai tu a morire”. Anche se è un racconto, resta sempre il divieto di dire tutto.
In ogni caso il commissario e Marco Frilli forse si vedranno un’altra volta.
La scrittura in questi racconti è più matura, grazie ad alcuni autori che scrivono gialli e noir ormai da tempo. Quindi le ingenuità affastellate in poche righe sono decisamente sparite. Questo è sicuramente un buon segno per gli amanti del giallo sempre a caccia di novità, ma più attenti ora anche per lo stile e per le parole usate dai vari scrittori, che non scrivono necessariamente per Carlo Frilli e i suoi fratelli, ma anche per altre case editrici.
E poi ho la netta sensazione che questo libro di racconti dedicato a Marco Frilli abbia anche un ruolo scaramantico. Affinché le cose vadano bene anche in questo anno. Ma, come si legge spesso, la letteratura di genere è l’unica che continua a vendere senza particolari problemi. Anzi, credo che sia arrivato il momento di non fare troppe distinzioni tra romanzo tradizionale e romanzo “giallo noir”.
L’importante è la scrittura, il progetto, la riconoscibilità, la bravura. In ogni caso, ci vorrà del tempo per mettere insieme i due tipi di letteratura, che per ora camminano in un altro passo.
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