

Manuale (semiserio) sull’educazione del cane
- Autore: Diego Manca
- Genere: Amanti degli animali
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2017
Un esemplare femmina, di corporatura media, razza a scelta, sterilizzazione obbligatoria: ecco il profilo-tipo del cane che fa per tutti, suggerito da un addetto ai lavori, Diego Manca, veterinario esperto e valido scrittore, che firma per le edizioni Imprimatur di Reggio Emilia una guida spiritosa alla convivenza con gli straordinari amici a quattro zampe. Se il titolo è “Manuale (semiserio) sull’educazione del cane” (pp. 110, euro 12,50), l’ancora più abbondante sottotitolo spiana la strada alla lettura di un testo intelligente:
“Ovvero come far diventare, oppure no, il tuo beniamino il vero padrone di casa”.
Quella tra l’uomo e il cane è un’amicizia antichissima. La si può datare intorno a diecimila secoli fa, anno più anno meno, quando le specie umane che hanno preceduto l’homo sapiens sapiens cominciarono a cooperare con gli antenati di Fido, Bobi, Luna, Axel o del mio Oscar.
Lo zooantropologo Roberto Marchesini ha affermato del resto che
“siamo quello che siamo grazie al cane; l’uomo senza cane non è meno felice, è solo meno uomo”.
Fanno in qualche modo parte del nostro DNA, sostiene Manca. Zooiatra, opinionista di Radiobau, scrittore instancabile - dal 2008 ad oggi, è almeno il nono dei suoi libri su cani, gatti & C. – esercita la medicina veterinaria da trent’anni, nel Verbano.
La presenza di cani nelle famiglie è in sensibile aumento. Studi recenti hanno messo in risalto i benefici emotivi e fisici che ci regalano. Il piccolo-medio-grande partner con più o meno pelo ci spinge all’azione e al gioco, modera la pressione sanguigna, fa abbassare perfino i valori del colesterolo, incrementa la socializzazione e la comunicazione con altre persone. Oltre ad essere un’esperienza straordinaria, ogni giorno di convivenza aggiunge momenti interattivi, scambi di tenerezze, di affettività reciproche. Da parte umana si riversano cura, carezze, amore, ricambiati da dipendenza totale, fiducia, sguardi dolci, qualche slappata.
Ora, con l’aiuto di Diego Manca, facciamo conto, di non aver nessun cane in casa, ma di volerne assolutamente uno.
Atto primo:
“la scelta del cucciolo, importantissima, ma anche difficilissima”
dice, considerato che le razze conosciute sono oltre quattrocento. Occorre quantomeno una stima ben ponderata di quanto tempo, spazio e disponibilità al rapporto si possano offrire al nuovo/a compagno/a animale. Mai prenderlo, comunque, prima che abbia completato il necessario periodo di crescita con la mamma e la cucciolata, indispensabile per acquisire l’imprinting della specie e le nozioni base del bon ton canino - non mordere troppo, acquisire comportamenti corretti, non sporcare, ecc. - si parla di almeno e non meno di sette, otto settimane dopo la nascita.
E via poi alla scelta del nome (possibilmente breve, non ridicolo e il diverso possibile dai comandi vocali essenziali) alle prime esperienze e alla costante, paziente e mai intollerante educazione del cucciolo: i bisogni, il cibo, gli spazi che può frequentare, quelli che deve evitare, le cose che può fare e quelle gli sono proibite (vietato mordicchiare mobili, distruggere sacchetti pieni di spazzatura, tirare esageratamente pantaloni e gonne… proibito alles verboten). Insomma, bisogna fargli apprendere la condotta corretta che deve assumere a casa, a spasso, con i familiari, con le altre persone, in luoghi non suoi, al parco, in automobile.
Non mancano suggerimenti sulla pappa, su come abituarlo a disciplinare le esigenze fisiologiche ed anche sul rapporto con i bambini, di ogni età, che potrà rivelarsi sorprendentemente empatico. In particolare da parte del cane e quasi sempre per merito suo.
Per quanto riguarda le regole da insegnare, è più difficile per voi impartirle che per lui impararle, assicura Manca.
In quanto manuale semiserio, il volume non pretende di proporsi come “un trattato sull’educazione del cane”, però ne pone le basi, divertendo, con i tanti suggerimenti nei ventidue capitoli in cui è ripartito, ognuno distinto in due parti. Nella prima, sempre con humour, Diego Manca smaschera gli errori, le leggerezze, i black out di comunicazione e gli inevitabili compromessi quotidiani col partner canino. Seguono i consigli veri, che aiutano a farci apprezzare una presenza, molto spesso solo raramente discreta, che tuttavia benediremo ogni giorno.
Una volta messe in pratica le utili dritte di Diego Manca, restano le fatidiche domande del veterinario scrittore:
“Fido è diventato il vero padrone di casa? Hai ancora il privilegio di sprofondare nella poltrona preferita? La tua dimora è ancora in piedi? I rapporti con moglie, figli e vicini sono cambiati?”
Quello che non si potrà fare a meno di considerare, almeno una volta in tutto lo stimolante rapporto col nostro cane, è come sia mai possibile che perfino un cosino apparentemente fragile come un maltese, un barboncino, un toy ed altre razze di piccola taglia, nasconda tanta forza da trascinarti come una slitta verso gli odori che tanto lo attirano, di condizionare tutto ciò che gravita intorno a lui e a voi, di scodinzolare dopo averne combinate di tutti i colori per casa, disarmando ogni volontà di punirlo.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Manuale (semiserio) sull’educazione del cane
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