Magie di Lavinia & C. di Bianca Pitzorno

Quando si parla della scrittrice Bianca Pitzorno è inevitabile pensare alla sua grande capacità di inventare storie, mescolando realtà e fantasia, lezioni di vita e riflessioni ironiche. Anche se il suo nome è collegato principalmente alla letteratura italiana per ragazzi, di cui è la massima esponente contemporanea, le sue narrazioni sono di fatto adatte a lettori di tutte l’età.
Ne è un chiaro esempio Magie di Lavinia & C. (Mondadori, 2005), un volume che raccoglie ben quattro libri già pubblicati singolarmente: L’incredibile storia di Lavinia, La bambola dell’alchimista, Una scuola per Lavinia e La bambola viva.

In queste quattro storie, attraverso le vicende di protagonisti bambini che mettono a nudo l’ipocrisia e gli opportunismi del mondo degli adulti, l’autrice induce a meditazioni non scontate su problemi che spaziano dall’incapacità di ascoltare i più piccoli all’indifferenza nei confronti dei meno fortunati fino alla mancanza di tolleranza verso gli stranieri o i diversi da noi. L’aspetto notevole è che tali considerazioni emergono in maniera spontanea grazie a uno stile originale, in grado di equilibrare ponderazione e divertimento per chi legge le avventure di Lavinia, Teo, Paloma e le gemelle Chiara e Carlotta.

L’incredibile storia di Lavinia trae spunto dalla celebre fiaba di Andersen, La piccola fiammiferaia. Lavinia infatti vende fiammiferi nel centro di Milano, ma riesce a sfuggire alla terribile povertà in cui vive grazie ad uno strambo dono ricevuto da una modernissima fata: un anello capace di tramutare ogni cosa in cacca! Una magia che rappresenta il diretto contrario del prodigio di cui è capace Petra, la bambola “adottata” come sorellina dal piccolo Teo, protagonista de La bambola dell’alchimista. Petra non solo è in grado di trasformarsi in un vero bebè, spingendo un bottoncino dietro il suo orecchio, ma se viene alimentata con qualsiasi alimento o liquido, nel suo pannolino compaiono dei lingotti d’oro!

In Una scuola per Lavinia il benessere in cui vivono Lavinia, Teo e i bambini loro amici li porta a contatto con i ragazzini più ricchi della città, che frequentano l’istituto privato “Prestigio&Successo”. Qui Lavinia imparerà che la ricchezza non è sinonimo di nobiltà d’animo e si troverà a scoprire la generosità di chi vive ai margini della società. Infine La bambola viva racconta l’avventura realistica delle gemelle Rodini dopo la lettura de La bambola dell’alchimista.
Questa raccolta può dunque essere letta con e per i più giovani oppure autonomamente, per ricordarsi che l’unica magia assoluta è la volontà e la speranza di cambiare quanto di negativo ci circonda.