La vittima perfetta di Robert Bryndza

La vittima perfetta (Newton Compton, 2018, trad. B. Messineo) è il secondo libro della serie di indagini della detective Erika Foster. In questo secondo capitolo Robert Bryndza ci coinvolge nelle indagini, ci rende partecipi di ogni scoperta.

La nuova indagine affidata a Erika e al suo team è molto diversa dalle altre, e il libro inizia con l’omicidio di un ricco e famoso medico londinese, ucciso secondo un macabro rituale: nudo, legato al letto e con in testa una busta conosciuta poi come una suicide bag. Si arriverà a scoprire che il killer sceglieva con cura tutte le sue vittime seguendole d’appertutto e prima di ucciderle le drogava per stordirle.

Erika con tutte le sue forze e con i suoi immancabili compagni di squadra Moss e Peterson cerca di andare a fondo alla vicenda. Ma subito dopo ci saranno altre vittime uccise seguendo questo strano rituale. Perché il killer o la killer colpisce determinate persone che sembrano non avere niente in comune al di fuori di essere solo uomini single? Perché li spia così tanto? E la vera vittima è il killer o loro, uccisi senza ritegno?

In questo libro Erika è un po’ maturata ed è riuscita ad andare un po’ avanti dopo la morte di Mark, anche se soffre molto per il suo unico amore strappatole per sempre. Nel finale troviamo Erika faccia a faccia con il/la killer, che la farà riflettere molto e che le farà comprendere come le persone che ti hanno rovinato la vita siano in una frazione di secondo rimovibili dalla tua mente e soprattutto dal mondo.

Recensione del libro

La donna di ghiaccio
di Robert Bryndza