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Recensioni di libri

La vita segreta di Marilyn Monroe di Alvah Bessie

PGreco Edizioni, 2019 – La storia di Emmaline, orfana a metà del ‘900, è in pratica il romanzo di Norma Jean, che tutto il mondo ha conosciuto come la bomba del sesso, donna fragile, problematica.

Felice Laudadio
Felice Laudadio Pubblicato il 24-10-2019

5

La vita segreta di Marilyn Monroe

La vita segreta di Marilyn Monroe

  • Autore: Alvah Bessie
  • Genere: Arte, Teatro e Spettacolo
  • Categoria: Narrativa Straniera
  • Anno di pubblicazione: 2019

Scheda e prezzo libro:

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Wanda Oliver, solo due anni, quasi orfana. La bambina camminava da poco quando la madre era stata ricoverata in manicomio. Ma più della mamma, odiava il papà, che le aveva lasciate appena nata: ha un bel dire oggi il dott. Rubinstein, l’analista, che amore e odio sono due facce della stessa medaglia. Ma è bella Emmaline e sugli uomini esercita un’attrazione irresistibile. Si legge la sua storia, a metà del 1900 e in filigrana si ritrova quella di un’icona dello star system internazionale: è La vita segreta di Marilyn Monroe quella che Alvah Bessie racconta nel romanzo pubblicato in Italia dalle edizioni PGreco, nei primi del 2019 (302 pagine, 22 euro).
Emmaline come Norma Jean, il vero nome della diva americana morta suicida nel 1962 e rimasta per sempre giovane, cristallizzata nei suoi biondissimi trentasei anni. Bessie era un contemporaneo dell’attrice californiana (è morto nel 1985, a 81 anni). Da scrittore, giornalista e drammaturgo, frequentava il mondo del cinema e dello spettacolo. Negli anni della guerra fredda e del maccartismo venne anche incluso nella lista di proscrizione della gente del cinema sospettata di simpatie comuniste, se non accusata di aderire al partito comunista.

La Emmaline di questa storia cresce da sola, sbattuta dall’orfanotrofio ad una o all’altra famiglia affidataria, che non le concedono affetto, badando solo al corrispettivo economico che le strutture pubbliche riconoscono in cambio. È solo l’assegno che interessava a Mamma Mabel, dalla cui casa la ragazza uscirà a sedici anni, sposando Tom l’avere, come racconta in uno dei capitoli del libro, diviso in monologhi e scene, alla maniera di un dramma classico.
Ed era il denaro l’unica cosa alla quale pensava Mamma Edna. Nell’abitazione di quella donna e del marito, fanatici della Bibbia, Emmaline aveva subito a nove anni la violenza di un anziano bigotto che viveva con loro. Essere osservante e religiosissimo non l’aveva trattenuto dall’esercitare molestie sessuali totali ai danni della piccola. E di minacciarla di morte, se avesse raccontato.
Tutto questo ha reso la giovane insicura, patologicamente timida, impacciata. Non si accetta, non crede in se stessa e si vede bruttissima. Eppure, quando l’incrociano a scuola, i ragazzi l’accarezzano con gli occhi accesi di desiderio. E i produttori, quando la prendono frettolosamente nei loro studi a Hollywood e dintorni, la usano e basta. Le sembra che non la guardino nemmeno.

È stato Phil, convinto che quella biondina avesse talento, ad avere insistito per presentarla in giro a faccendieri e potenti del mondo della celluloide. “Fatele un contratto – diceva – questa ragazzina ha l’influsso magico, questa ha la stoffa della stella”. Era convinto, ci credeva davvero ed è morto con questa certezza.
Così è stato, in effetti. Emmaline diventa una grande attrice, anzi di più.
In arte Wanda Oliver è l’atomica, la bomba H del cinema, la bellezza femminile per antonomasia. È vero, desiderava diventare una star, ma solo per sentirsi rassicurata, perché si trovava tanto insignificante.
Tutti vogliono Wanda, tutti desiderano fare l’amore con lei. Emmaline dopo il trauma da bambina non ci riesce. Trova un altro modo per soddisfare i mariti e quelli con cui si “unisce”, in fondo si accontentano di poco e poi non ci vuole molto tempo.
Non le piace fare l’amore, le piace sentire amore per qualcuno. Il sentimento la appaga, la completa, le dà sollievo.
Trova gli uomini tanto strani e loro la trovano sexy, per la sua maniera di parlare, di camminare, di vestire: una bomba chiamata sesso, è così che la considerano.

Tom va nel Pacifico, reparti aeronavali, in guerra contro il Giappone ed Emmaline trova lavoro nella fabbrica di paracadute, come giovane moglie di un combattente. È lì che un giorno arrivano giornalisti e fotografi, per un reportage sulle ragazze dei ragazzi al fronte. I redattori la notano. Un fotografo coglie qualcosa più degli altri. La fa salire sul tavolo, è vestitissima, in tuta da lavoro, ma le curve non sfuggono all’occhio del professionista.
Gli scatti finiscono sul giornale, le dedicano la copertina a colori, è sul tavolone dello stabilimento, il profilo del seno in evidenza, una grossa didascalia: “Miss tira la cordicella 1945”.
Dopo la pubblicazione, si aspettava chiamate dai più importanti produttori, folgorati da quelle foto, ma niente, solo telefonate di stupidi e sporcaccioni.
Al ritorno di Tom dalla guerra, lo mette di fronte alla scelta: ora ha un contratto con un agente, ma tocca al marito darle via libera e lui non vuole. L’agente cinematografico, che sarà decisivo per la carriera sul grande schermo, è Phil Bamberger. Ebreo, sì, che male c’è ad essere ebrei?
È per quell’uomo che Emmaline entra, sfonda, sale fino al punto più alto della notorietà. E della disperazione, per una come lei, che tutti vogliono ma che nessuno capisce.
La vita di Wanda è lunga e breve, allo stesso tempo, in questo romanzo monologo. Lei, bomba del sesso, colpisce il mondo, ma il mondo colpisce lei.


© Riproduzione riservata SoloLibri.net

Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La vita segreta di Marilyn Monroe

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