La ragazza dei fiori di Chiara Maggi

La ragazza dei fiori (CTL Editore Livorno 2022) è il romanzo d’esordio di Chiara Maggi, nata a Lavagna, in provincia di Genova, che attualmente vive con il figlio e due cani in un paesino dell’entroterra ligure. Fenomeno editoriale, uscito i primi di aprile, in meno di due settimane il libro è già andato esaurito nei principali store online e l’editore è ora alla quarta tiratura.

Il libro di questa caldissima e turbolenta estate 2022 è uscito a primavera in sordina, presso la piccola ma raffinata casa editrice toscana, ma grazie al grande cuore delle lettrici si è fatto subito notare, sui social, scalando le classifiche di vendita, apparendo nei consigli di lettura estivi, suscitando commenti entusiasti.

La ragazza dei fiori è una storia positiva, che racchiude come in uno scrigno prezioso i bei sentimenti della sua protagonista, Chiara (nome che rispecchia la sua personalità) Ferrari, tanto ipersensibile quanto titubante, con la passione per la scrittura. Forte nonostante la sua fragilità che acquista sicurezza lungo l’arco del racconto. Non solo una storia d’amore, quindi, ma l’emozionante racconto della rinascita di una giovane donna “fiore semplice e sincero”, un’anima pura e generosa, scattato nel momento in cui il destino le sta offrendo nuove possibilità.

“Non c’era mai stato niente di perfetto nella sua vita”.

Non è forse vero che ciascuno di noi altro non è che il prodotto dell’infanzia che abbiamo vissuto? Chiara era l’unica figlia di Franco, padre anaffettivo e assente e di Beatrice, madre simile a un fiore nato nel deserto e scomparsa troppo presto. Per placare un bisogno d’amore incolmabile Chiara aveva sposato Andrea, ma l’egoismo e l’aridità di lui avevano fatto naufragare il matrimonio dopo soli cinque anni. Chiara aveva deciso di lasciare Andrea, cambiare luogo, lavoro, in poche parole cambiare vita, perché in fondo al cuore era certa che avrebbe raggiunto un nuovo equilibrio. Complice un borgo scoperto per caso, nuove amicizie, nuovi incontri e tante sorprese.

È facile identificarsi nelle vicende di Chiara, con una grande iniezione di coraggio nel cambiare vita, il libro vuole dire anche questo, ma non solo. Il romanzo, scritto con stile scorrevole ed empatico, dimostra che la famiglia non è solo quella formata da persone dello stesso sangue, ma è anche quella che si crea tramite una serie di legami affettivi. Silvano, il vecchio fioraio, che offre un’opportunità a Chiara, Domenico, uomo onesto dai sentimenti veri, un amico speciale da proteggere, Jolanda, l’anziana ospite della casa di riposo e madre di Aldo, un uomo dall’animo complicato. Per non dimenticare il cagnolino Pepe “nano peloso” e il gatto Tigro simile a “una piccola tigre”. Tutti personaggi indimenticabili, capaci di lasciare un segno tangibile nell’anima delle lettrici.

“Sicuramente il passaparola ha contribuito a far arrivare il libro a tante persone. Sì, siamo alla quarta ristampa e molte volte il libro è andato esaurito in pochi giorni. Mi arrivano tanti bei commenti sulla pagina Facebook del libro e non solo, sono davvero contenta perché non mi aspettavo che piacesse tanto”, ci confida l’autrice, che ha impiegato due anni per la stesura del volume, redatto in prima persona, che “era tanto che desideravo scrivere”.

Infatti Chiara fin da bambina ha sentito l’urgenza di scrivere, nella sua biografia notiamo che ha lavorato in un vivaio di floricoltura e quindi sa che “i fiori svelano l’animo della gente, smascherano il cuore delle persone, non c’è niente di più vero dei fiori”.