La notte del male
- Autore: Eric Giacometti Jacques Ravenne
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2020
Una coppia di bravi autori di romanzi di successo internazionale: è formata dal 2005 dal giornalista e scrittore Eric Giacometti e da Jacques Ravenne, autore di polizieschi. Il più recente dei loro titoli, La notte del male, è da poco disponibile nella traduzione italiana per i tipi Mondadori (febbraio 2020, 360 pagine, trad. F. Novajra), secondo dopo Il trionfo delle tenebre (Mondadori, 2019) del ciclo del Sole Nero, una saga historical thriller, al tempo stesso romance-esoterica, di grande presa sui lettori, per la fantasia senza spazio e tempo proposta in trame avvincenti e imprevedibili.
Se una componente base si può anticipare, senza spoilerare, è che gli autori francesi associati non guardano affatto al rispetto dell’unità di tempo, luogo e azione tanto cara ai narratori per secoli.
Se non altro, l’epoca di partenza del ciclo è ben chiara: la seconda guerra mondiale, in particolare dopo l’avvio dell’Operazione Barbarossa, l’aggressione delle truppe hitleriane alla Russia, che aprì il secondo fronte in Europa. A Occidente, dopo la rapida sconfitta della Francia, l’unico avversario rimasto era l’irriducibile Gran Bretagna.
Ecco il punto delle vicende, grazie al riassunto del primo episodio, opportunamente proposto nel prologo del secondo.
La struttura paramilitare complessa delle SS, diretta dal Reichfuhrer Himmler, comprende dal 1935 l’Ahnenerbe, organizzazione (e setta esoterica, si direbbe) che studia le origini antropologiche e culturali del popolo germanico. Il nome, Forschungsgemeinschaft Deutsches Ahnenerbe e. V., significa società per la ricerca dell’eredità ancestrale. Arruola studiosi di varie discipline, anche cultori di scienze occulte e conduce spedizioni in cerca di prove storiche e archeologiche della superiorità della razza ariana. Un pregiudizio di grandezza immotivato, una farneticazione sulla quale il regime hitleriano ha investito tanto, prima del secondo conflitto mondiale.
Nella saga di Giacometti e Ravenne diventa materia viva: nel 1939, una missione dell’Ahnenerbe in Tibet ha trovato una delle quattro croci uncinate indicate in un manoscritto medievale, il Thule Borealis Kulten, come reliquie sacre in grado ciascuna di garantire un potere portentoso e tutte insieme di assicurare il dominio del mondo.
Nel 1941, l’Ahnenerbe libera un prigioniero dei franchisti spagnoli, Tristan Marcas, ex combattente delle brigate internazionali nella guerra civile. Viene condotto nel castello francese di Montsegur, dove le SS ritengono di poter cercare una seconda svastica, con la collaborazione di Erika von Essling, archeologa che gode della fiducia totale di Himmler.
Il Servizio Segreto inglese SOE cerca di contrastare il progetto e organizza una missione di recupero, con il consenso di Churchill, potendo contare sulla collaborazione della figlia del proprietario del castello, antica sede del movimento eretico cataro. L’eroismo della coraggiosa Lauree d’Estillac e il doppio gioco di Marcas consentono di lasciare nelle mani dei tedeschi una falsa svastica, subito trasferita nella fortezza di Wewelsburg, santuario delle SS.
Forte del presunto potere soprannaturale della reliquia, Hitler ordina l’invasione della Russia, il 22 giugno 1941. Dietro le truppe di prima linea si muovono spietatamente gli Einsatzgruppen, le squadre della morte che sterminano ebrei, slavi e “razze” inferiori, rispetto a quella eletta ariana.
La vera reliquia ritrovata a Montsegur è sotto la custodia inglese e il Servizio la imbarca segretamente per spedirla al sicuro negli Stati Uniti. Se ne occupa il comandante Malolrley, cervello dell’operazione svastiche.
Quanto agli avversari, una spedizione dell’Ahnenerbe sta operando scavi sull’isola di Creta, strappata a greci e britannici. Le ricerche archeologiche a Knosso, capitale dell’antico re Minosse, sono dirette dal prof. Carl Eisner, uno studioso non nazista, comunque al servizio del Reichfuher.
Oltre ad altri reperti meravigliosi, che non sembrano scuotere le SS, gli scavi hanno portato alla luce un monile d’oro, cesellato col disegno di una svastica, un oggetto prezioso che attira l’attenzione di Eisner.
A Southampton, Laure d’Estillac, ultima discendente dei catari, vede allontanarsi sotto un bombardamento la nave che porta la reliquia. Non è più la ragazza di Montsegur, quattro mesi di addestramento speciale l’hanno trasformata in un agente letale, la follia degli uomini ora la pretende guerriera. Ha pure un nome di battaglia, Matilda, che detesta, lo trova ridicolo, ma al SOE non hanno tempo per correre dietro alle civetterie.
Anche Tristan Marcas ed Erika arrivano a Creta, inviati da Berlino su ordine diretto di Himmler. Stanno insieme, sono una coppia, la bionda von Essling dirige provvisoriamente l’Ahnenerbe. Niente male per una graziosa archeologa, ma donna di ferro, altrimenti non avrebbe messo piede sull’isola occupata, dove la guarnigione tedesca di Knosso è terrorizzata dalle uccisioni macabre di soldati. Alcuni dei cadaveri sono stati trovati decapitati, altri con gli organi interni strappati.
Tre teste e tre fregati asportati. Per i militari hanno agito i partigiani, la popolazione sostiene che sia opera dell’Abba.
Altro soggetto misterioso in questo romanzo è Alistair Crowley, un intellettuale, scienziato, esoterista, occultista, fondatore dell’Abbazia di Thelema a Cefalù, dove gli adepti, uomini e donne, si abbandonavano a qualunque vizio e perversione.
È un depravato, si compiace di farsi chiamare la Bestia e si accompagna a una canaglia spregevole, Moira, letale dark lady, più perversa delle più perverse fantasie.
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