La felicità al potere
- Autore: José "Pepe" Mujica
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2014
- Cristina Guarnieri, Massimo Sgroi (a cura)
Quest’uomo è di un altro pianeta. Josè “Pepe” Mujica, eletto presidente dell’Uruguay dopo una vita avventurosa da Tupamaro, parla di politica e fa politica in modo diverso e originale rispetto agli altri potenti della terra.
L’entusiasmante ritratto curato da Cristina Guarnieri e Massimo Sgroi presenta la vita, il carattere, il pensiero di un personaggio pubblico fuori dagli schemi. Mujica non gode dei soliti privilegi e degli status symbol riservati ai politici di rango, ma vive in una modesta casa di campagna, con la moglie Lucia Topolansky, devolvendo il novanta per cento dell’appannaggio presidenziale ai poveri: una vita semplice, sobria, modesta, come una persona comune, senza le comodità e la sfarzosa pompa del potere.
Quando qualcuno lo definisce il presidente più povero del mondo, lui, con un candore disarmanate, risponde:
“Povero non è colui che possiede poco; povero è, in realtà, colui che ha bisogno infinitamente bisogno di molte cose, colui che desidera, desidera, desidera, ancora e ancora e ancora.” (pag. 159)
Per Mujica è essenziale disporre più tempo libero possibile, perché nel tempo libero si può fare ciò che davvero piace ed è soltanto così che l’uomo realizza appieno se stesso, toccando quindi la felicità.
La società dei consumi spinge a produrre sempre più cose, comportando una sfrenata corsa agli acquisti, all’accaparramento spesso del superfluo, a vivere per accumulare più di quanto in realtà basti.
Lavorare per vivere, non vivere per lavorare è uno dei messaggi professati da questo simpatico ultra settantenne, dotato di grande personalità, assurto a mito per molti uruguayani e non solo, sia per la sua schiettezza e la sua onestà, sia soprattutto - virtù rara tra i suoi colleghi di ogni latitudine - per la coerenza fra quanto dice e il suo stile di vita.
Dopo un’intrigante biografia, piena di momenti drammatici e avventurosi - Mujica è stato un capo rivoluzionario, detenuto per oltre dodici anni in prigione in condizioni igienico-sanitarie da follia pura -, il libro prosegue con un’ avvincente intervista rilasciata a Crisitina Guarnieri, dove emerge la singolarità del presidente uruguagio.
Nella seconda parte vengono selezionati i discorsi più significativi tenuti da Mujica in differenti occasioni pubbliche: prorompe così il pensiero "rivoluzionario", nuovo, concreto, edificante su temi e problemi di pregnante attualità: globalizzazione, inquinamento, ambiente, capitalismo, crisi economica, sprechi, consumismo, fame nel mondo.
Per Mujica la politica non può essere una professione, bensì un servizio a beneficio della gente e delle sue necessità di base, delle aspettative ad una vita migliore e possibilmente più felice. Messaggio, questo, che andrebbe gridato ai politici di casa nostra.
Insomma, fare la conoscenza di quest’uomo è un esercizio di speranza rinfrancante: di politici così ne occorrerebbero tanti per rendere il mondo migliore. "Pepe" suscita inevitabilmente ammirazione, entusiasmi, confronti con altri capi di stato e di governo.
Per chi crede ancora nella possibilità di una politica pulita, onesta, disinteressata, di autentico servizio legga subito questo libro tonificante: le sue parole saranno - vien da dire - Mujica per le proprie orecchie.
La felicità al potere
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