L’amore è sempre in ritardo di Anna Premoli

I primi amori: che belli! Perlomeno quasi sempre, anche se per definizione rimangono tali perché siamo passati a quelli successivi.
Alexandra purtroppo non ricorda con piacere il rifiuto secco di Norman dopo le ore passate a corteggiarlo e a scrivergli lettere d’amore in rima. Ora è una donna, eppure quando lo vede, anche da lontano, prova impulsi di rabbia che nemmeno l’incredibile Hulk.

L’amore non le sorride nemmeno ora che è adulta a e lei incolpa proprio Norman per tutto ciò, per averle tolto quell’autostima che ti permette di trovare la persona da amare per tutta la vita.
E poiché Norman è il migliore amico di suo fratello, continuano a vedersi spesso per pranzi, cene e serate.

Stanchi di battibecchi che non portano a nulla, i due decidono di prendersi una tregua. Non possono amarsi? Benissimo: saranno ottimi amici.
O almeno fingeranno la cosa. Non dovrebbe essere poi così difficile…

Anna Premoli ci parla d’amore, quello nella forma più intrigante: l’amore litigarello. Quell’amore che ti fa penare giorno notte ma che poi si palesa, all’improvviso. E ti colpisce dritto al cuore.

L’amore è sempre in ritardo (Newton Compton, 2018) è una storia semplice e frizzante, personaggi sapientemente caratterizzati per una pagine ideali per scaldare il cuore. Dedicato a chi ama i romanzi d’amore, ovvio, ma anche a chi cerca quel mitico spiraglio di luce per ritrovare un sorriso sincero.