Il visitatore notturno
- Autore: Jeffery Deaver
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Rizzoli
- Anno di pubblicazione: 2021
Il 14 settembre 2021 è uscito in Italia, in anteprima mondiale, il nuovo thriller dello scrittore americano Jeffery Deaver: Il visitatore notturno (Rizzoli, traduzione di Rosa Prencipe).
Anche se sono molti i personaggi creati dalla fantasia del noto autore americano – dall’ ex regista John Pellam a Kathryn Dance, l’esperta in cinesica, in grado di interpretare il linguaggio non verbale, fino al più recente Colter Shaw, il tracker, il localizzatore di persone scomparse –, quando viene pubblicato un romanzo con Lincoln Rhyme e Amelia Sachs, ai loro fan sembra di ritrovare degli amici che sono stati via per un po’ di tempo.
Già impegnato in due casi – quello di Viktor Buryak, un malavitoso sotto processo, ma per un singolo omicidio, e quello di Alekos Gregorios, proprietario di una catena di lavanderie automatiche, rapinato e pugnalato a morte – Lincoln Rhyme viene coinvolto dall’amico Lon Sellitto nelle indagini su un criminale che si è introdotto nell’appartamento di una nota influencer nel cuore della notte.
Non c’è stata aggressione: il "visitatore" ha spostato alcuni effetti personali, si è seduto accanto al letto, ha mangiato un biscotto e ha portato via un coltello e un paio di mutandine.
Quando la ragazza si è svegliata ha temuto che il criminale fosse ancora nell’appartamento, perché la porta era chiusa a chiave: chi è tanto abile da scassinare le serrature per entrare e con gli stessi strumenti le richiude una volta uscito?!
La cosa più strana è che ha scritto un messaggio con il rossetto su una pagina strappata da un quotidiano e lo ha sistemato nel cassetto della biancheria: “Resa dei conti”, firmato: “Il Fabbro”.
Ma c’è dell’altro: la foto della pagina in questione è stata postata su alcuni siti web con l’indirizzo della vittima e le parole: “Chi sarà la prossima?”, ed è presto diventata virale.
Prima su Facebook e Twitter, poi anche sui giornali e le emittenti televisive, così che la centrale è stata bombardata di telefonate. I pezzi grossi non possono permettersi di fare pasticci con un caso che sta ricevendo così tanta attenzione mediatica e per questo è stato chiesto l’aiuto di Lincoln Rhyme e della moglie, Amelia Sachs, ai quali il Fabbro ricorda una vecchia conoscenza, l’Orologiaio. Sono simili il modus operandi, l’ossessione per i dispositivi meccanici, la cura dedicata alla pianificazione e, soprattutto, l’abilità da esperto illusionista: fare in modo che la polizia, il pubblico e persino le vittime dei suoi crimini focalizzino la propria attenzione altrove.
Purtroppo, il verdetto su Viktor Buryak, dichiarato “Non colpevole” per tutti i capi d’accusa – otto giurati hanno dichiarato di non potersi pronunciare in favore della condanna per via della testimonianza di Rhyme e delle prove considerate non sufficientemente solide –, ha costretto il dipartimento a difendere la propria credibilità con una decisione senza precedenti: nessun consulente esterno sarà d’ora in avanti coinvolto nel lavoro investigativo.
Una brusca battuta d’arresto per le indagini e il rammarico, per Rhyme, di essere un capro espiatorio. Pur sapendo di non essere, con tutta probabilità, il miglior scienziato forense al mondo, Rhyme ha la consapevolezza di conoscere New York come nessun altro: un insieme di informazioni, esperienze e conoscenze che, unito al suo talento naturale per la chimica, la fisica e la deduzione, lo rende unico.
Le conseguenze del diabolico gioco del Fabbro, che la polizia non sa decifrare, sono legate anche all’attività di un complottista che si fa chiamare “Verum”, "vero" in latino. Un soggetto che posta online dei video su politica e società – bufale che la gente si beve – in cui si dice convinto che sia in corso una cospirazione a opera di quello che chiama Deep State: un’organizzazione parallela e segreta che vuole distruggere le istituzioni americane, e di cui farebbe parte anche Rhyme.
Ancora una volta Jeffery Deaver con una cura quasi maniacale per i dettagli – la stessa di alcuni suoi personaggi – ha messo a punto una trama molto articolata, le cui parti sono apparentemente prive di connessioni, ma capaci di provocare un forte coinvolgimento emotivo.
Le diverse sottotrame, invece, fanno parte di un unico e ampio disegno e in un susseguirsi di colpi di scena verranno svelate le imprevedibili motivazioni del “visitatore notturno”, un soggetto che fa leva sulle nostre paure più profonde, come accorgersi che la propria abitazione è stata violata o essere minacciati durante il sonno, nel momento in cui siamo più indifesi.
Alcune suggestioni legate al sesso, alla perversione e alla violenza gratuita sembrano evidenti, ma ogni supposizione, ogni tentativo di proiettarsi nelle indagini per cercare di intuirne lo sviluppo è destinato a fallire se non si tiene conto di una fondamentale verità: nei thriller di Jeffery Deaver, niente e nessuno è quel che sembra.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il visitatore notturno
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