
Il sole dietro la montagna
- Autore: Antoine Paje
- Genere: Autostima, motivazione e pensiero positivo
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Tre60
- Anno di pubblicazione: 2022
Quello di Antoine Paje, edito nel 2022 da TRE60, è un racconto di formazione proposto in forma diaristica. Il titolo Il sole dietro la montagna è liberamento inventato e si discosta dal significato dell’originale francese (Et il me parla de cerisiers, de poussières et d’une montagne), che si può tradurre con: e mi parlò di ciliegi, di polveri e d’una montagna. Evito le disquisizioni sulle traduzioni, in particolare sulla scelta dei titoli che magari è stata fatta dall’editore che il romanzo manco l’ha letto (non dico “capito” per restare diplomatico).
Il titolo originale fa riferimento alla citazione della festa dei fiori giapponese, la hanami, in cui si festeggia in moda particolare la fioritura dei ciliegi (sakura), una festa molto sentita in Giappone. Si festeggia un fiore bello, delicato e di breve durata: la festa della bellezza effimera; un’occasione che va colta “al volo”, altrimenti è troppo tardi. Il protagonista incontra diversi maestri, che non chiama santoni o maestri ma yoda. Subito si legge in ciò il riferimento al saggio maestro dei guerrieri Jedi di Guerre stellari, che l’autore conferma nella Premessa essere anche “un riferimento affettuoso”. La sua origine però si rifà al sanscrito Yodha (guerriero) e all’ebraico Yodes (colui che sa). I maestri del protagonista, tuttavia, non impongono il percorso di crescita con forza, bensì gli propongono “perle di saggezza” sotto forma di “sassolini” posti sul cammino e che egli necessiterà di tempo per comprendere.
Questi yoda che incontra dopo i 30 anni non si delineano come vecchi saggi ma, per esempio, nella persona di un imprenditore giapponese che, oltre a parlargli della hanami, lo ammonisce che
accumulando polvere si ottiene una montagna (Chiro mo tsumoreba yama to naru)
e lo sensibilizza alla ricerca del senso di ciò che il protagonista fa nella o meglio della sua vita.
Un altro yoda importante è un prete di colore americano sui generis:
un nero di neanche trent’anni, alto poco meno di due metri e che doveva pesare sui centocinquanta chili… di muscoli
che gli propone la questione di fondo che regge il filo conduttore del romanzo, “There is nothing to be afraid of”, e lo indirizza verso un lavoro introspettivo, perché
tutto è già in te. Lascia che ti parli
rassicurandolo che potrà prendersi il tempo necessario per superare le proprie paure interiori che lo schiacciano nella vita
Si impara a camminare a piccoli passi, mettendo un piede davanti all’altro. E se si cade? Non importa: succede a tutti. Ci si rialza e si riparte, per non strisciare mai più.
Il tema del romanzo è dichiaratamente il percorso di crescita per imparare a riconoscere le paure esistenziali che sono quelle più invalidanti nella vita di quelle legate a pericoli reali. Solo liberandosi delle proprie paure si può affrontare la vita serenamente. La forma diaristica presenta un uomo alquanto banale che fa un percorso conoscitivo, che non lo porta all’illuminazione ma a una serenità esistenziale. Tramite questa modalità, per nulla saggistica, l’autore non impone la sua verità e la sua filosofia ma propone un esempio, quasi un’allegoria che ci lascia liberi di apprendere. Chi invece non vuole “filosofeggiare” con l’autore, può restare seduto a guardare la storia. Una storia umoristica che non mette il lettore in imbarazzo.
L’autore, Antoine Paje (Parigi, 1971) ha lavorato nel settore agroalimentare per diversi anni per poi dedicarsi alla scrittura imponendosi subito all’attenzione del pubblico con E lei mi parlava delle foglie, del sorriso, dell’acqua e dell’eternità, parimenti pubblicato nel 2016 dalle edizioni Re60. Le sue pubblicazioni in francese sono, a oggi:
- Et alle me parla des cerisièrs, de poussières et d’une montagne (Pocket, 2014);
- Et elle me parla d’un érable, du sourire de l’eau et de l’éternité (Fleuve, 2015);
- Mes mots sont les fleurs de ton silence (Fleuve, 2017);
- Seul celui qui se perd se retrouve un jour (Fleuve, 2019);
- Du haut d’un brin d’herbe, on voit bien la Terre (Pocket, 2020);
- Ne te précipite pas, tu te retardes (Pocket, 2022);
- Quelques rendez-vous confidentiels au hazard (Pocket, 2023).

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Per chi ama riflettere sul senso della vita o c he vuole dare un senso alla propria esistenza senza farselo spiegare dai grandi filosofi ma da una persona reale con le sue debolezze umane.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il sole dietro la montagna
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