Il nulla della vita
- Autore: Arthur Schopenhauer
- Genere: Filosofia e Sociologia
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2012
Quintessenza del sontuoso e articolato "Parerga e paralipomena" - raccolta di saggi pubblicata nel 1851 a Berlino -, la casa editrice il Melangolo ha proposto nel 2012 "Il nulla della vita", contenente due tra i più stimolanti passaggi filosofici di Schopenhauer, intitolati Sulla dottrina dell’indistruttibilità del nostro esser autentico da parte della morte e Aggiunte alla dottrina dell’affermazione e negazione della volontà di vivere..
Arthur Schopenhauer - personaggio piuttosto scontroso, pieno di livore nei riguardi di Hegel - professò una visione pessimistica dell’esistenza.
Per il Nostro l’essenza dell’uomo, così come quella di tutti gli esseri, è la volontà di vivere, un’energia libera, prorompente, priva di un fine, irrazionale, che cerca di imporsi sempre e comunque su tutto quanto la circonda, manifestazione del mondo fenomenico.
Ciò causerebbe uno stato di sofferenza alla base di ogni vita: da qui la visione negativa dell’esistenza caratterizzata in generale da noia, lacrime, dolore, frustrante senso di inappagamento. Difficile dar torto su questo punto al burbero di Danzica: l’uomo, in fondo, è per natura un eterno insoddisfatto in quanto più ha, più desidera avere; più realizza, più cede al demone dell’ambizione. Visione all’insegna del pessimismo più radicale, quasi senza speranza.
Schopenhauer indicherà come unica via di uscita la rinuncia alla “volontà” e il coraggio di percorrere le vie del distacco e dell’ascesi. Soltanto così l’uomo ha modo di liberarsi dalle catene dell’apparrenza e della materialià, e quindi dalla sofferenza.
Schopenhauer del resto possedeva un’approfondita conoscenza sia delle filosofie orientali sia del Nuovo Testamento, in particolare del Vangelo secondo Giovanni, ritenuto comunemente il più “spirituale” tra i quattro: si avvertono nel suo pensiero, dunque, alcune contaminazioni di carettere esoterico e religioso.
Il volumetto è ritagliato soprattutto per lettori adusi ad arrovelarsi sul senso dell’esistenza: soltanto un pugno di pagine, che parte della critica ha catalogato tra gli scritti minori, dense però di contenuti.
Aperto dall’illuminante introduzione a cura di Francesco Chiossone, si completa infine di una sintetica traccia biografica del grande filosofo.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il nulla della vita
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