SoloLibri.net
  • News
    • News dal mondo dei libri
    • Ultime uscite in libreria
    • Concorsi e premi letterari
    • Fiere del libro e festival letterari
    • Dal libro al film
    • Ti presento i miei... libri
  • Recensioni
    • Recensioni di libri
    • Novità libri
    • Uno scrittore ci racconta un libro...
    • Indice libri - autori - editori
  • Rubriche
    • Approfondimenti
    • Libri da leggere e regalare
    • Storia della letteratura
    • Consigli per scrittori
    • Come si scrive?
    • Parole, proverbi e modi di dire
    • Aforismi e frasi celebri
    • Lavoro con i libri...
  • Speciale Scuola
    • News scuola
    • Esame di maturità
    • Università
  • Chi siamo
  • Collabora
    • Scrivi una recensione
    • Diventa un collaboratore
    • Scrittore? Promuoviti con noi

CONTINUA A SEGUIRCI

Facebook Twitter Instagra, Flipboard Google News RSS

Recensioni di libri

Il mucchio selvaggio. Sam Peckinpah, una rivoluzione a Hollywood e la storia di un film leggendario di W.K. Stratton

Jimenez, 2019 - Numerose foto, tanti flashback e divagazioni, miriadi di retroscena fanno di questo saggio il testo definitivo sul cult di Sam Peckinpah, Il mucchio selvaggio.

Mario Bonanno
Mario Bonanno Pubblicato il 03-12-2019

16

Il mucchio selvaggio. Sam Peckinpah, una rivoluzione a Hollywood e la storia di un film leggendario

Il mucchio selvaggio. Sam Peckinpah, una rivoluzione a Hollywood e la storia di un film leggendario

  • Autore: W.K. Stratton
  • Genere: Arte, Teatro e Spettacolo
  • Categoria: Saggistica
  • Anno di pubblicazione: 2019

Vedi Prezzo:

Scheda libro su ibs
Scheda libro su LaFeltrinelli.it
Scheda libro su Libraccio
Scheda libro su Mondadori Store

Forse bisognerebbe riandare al trauma della perdita d’innocenza che l’omicidio Kennedy causò alla nazione. A chiarire le idee agli americani (e a Peckinpah fra loro) sulla materia effimera di cui sono fatti i sogni, nel 1969 sarebbe stato ucciso anche Martin Luther King. Senza contare la guerra in Vietnam: quando Sam Peckinpah dirige Il mucchio selvaggio il suo peso comincia a essere consistente sulla coscienza americana.
“Siamo nati da scimmie che hanno assunto posizione eretta, non da angeli caduti; e da scimmie armate per uccidere, oltretutto. E dunque di che cosa ci dovremmo stupire?”, scriveva Robert Ardrey ne L’istinto di uccidere.

Per farla breve: in un mondo dove impera la violenza, puoi soltanto prendere atto della cosa: Sam Peckimpah lo fa di continuo, con lo sguardo più a-morale che gli riesce di volta in volta. Il suo Il mucchio selvaggio è un western esistenziale più che crepuscolare. Ti mette faccia a faccia con la morte e il fallimento. La violenza e il disincanto sono la sua cifra stilistica, se mi spiego. Non se la cavano nemmeno gli scafati banditi del mucchio, anzi loro per primi devono fare i conti col game over. Finito il mito americano che separa con l’accetta buoni e cattivi, che nella lotta senza quartiere tra gli indiani e i cowboys sa sempre da che parte stare. Il mucchio selvaggio si sporca l’anima raccontando delle ultime imprese di fuorilegge al capolinea, perdenti belli e buoni per chiamarli nel modo con cui si chiamerebbero oggi.
Il fatto che il film contenga molto dell’idea di cinema - e di mondo - del regista - l’anarco-nichilismo dei “ribelli senza bandiera” e d’altro canto la sfrontata prepotenza del Potere, “il tradimento dell’amicizia, la labilità di un rapporto amoroso, il rimpianto per un passato felice, i poveri prime vittime delle guerre, il mondo infantile e adolescente che ricopia le crudeltà e gli errori degli adulti” (Fabio Fulfaro, Film Tv) -, non fa che corroborare di senso le valenze politiche, palesi e sottese, alla pellicola.

Al manicheismo tipico dell’old western, Sam Peckinpah sostituisce il disordine, scompagina carte, ruoli e characters al punto da rendere difficile ragionare ulteriormente per compartimenti stagni, disgiungere il Bene dal Male. Con Il mucchio selvaggio siamo scaraventati ex abrupto nel wild west e in un film assoluto al tempo stesso. Cinquant’anni quest’anno e non ha perso un grammo della sua forza sovvertitrice.
Il saggio che l’americano W.K. Stratton gli ha dedicato si intitola come il film - Il mucchio selvaggio. Sam Peckinpah, una rivoluzione a Hollywood e la storia di un film leggendario, traduzione di Claudio Mapelli per Jimenez edizioni (2019) - e come il film non difetta certo di muscoli. 448 pagine, numerose foto, infinite contro-storie, altrettanti flashback e divagazioni, miriadi di retroscena (fuori e dentro il set) ne fanno il testo definitivo sul cult di Sam Peckinpah. Una narrazione copiosa, discendente da una lavorazione articolata (per usare un eufemismo) che deve fare i conti (e li fece), con la scomodità del regista e quella dei set arroventati del deserto messicano.

In Messico tutte le componenti del Mucchio selvaggio si sono amalgamate per creare quella magia cinematografica che si trova soltanto nei film migliori. Tutti gli avvenimenti del mondo sembravano lontani, remoti mentre Peckinpah e compagni realizzavano Il mucchio selvaggio. Tutto, in realtà, tranne la risonanza dell’orrore della Rivoluzione messicana. Era esattamente quello che voleva Peckinpah.

Benvenuti nel West di Sam Peckinpah, insomma: un luogo ostico, sporco, spietato, dove viverci non è per niente facile. Morirci piuttosto, quello sì. Il saggio poderoso di W.K. Stratton ci racconta passo passo dei climi, dei fatti, e degli uomini che contribuirono alla sua realizzazione (una specie di mucchio selvaggio a loro volta). Sovvertendo - nell’anno topico della sovversione – i canoni del genere, come nessuno prima di allora, e forse dopo.


© Riproduzione riservata SoloLibri.net

Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il mucchio selvaggio. Sam Peckinpah, una rivoluzione a Hollywood e la storia di un film leggendario

Lascia il tuo commento

Segui Sololibri sui social

Facebook Twitter Instagram Flipboard Google News Youtube

Segui Sololibri sui social

Facebook Google News Instagram Twitter Youtube Flipboard

I libri più cliccati oggi


Scrittori e amanti
Capita a Monteverde
Scanderbeg. Una biografia ritrovata
La Torre degli Anziani a Padova
Scrublands Noir
L'uomo della pianura

Tutte le Recensioni e le novità dal mondo dei libri nella tua casella email!

ISCRIVITI SUBITO
Ami leggere?

Seguici, commenta le recensioni e consiglia i libri migliori da leggere

Novità libri

Scrivi una recensione

Diventa un collaboratore

Siti amici

Sei uno scrittore?

Segui i nostri consigli e promuovi il tuo libro gratis con Sololibri.net

Consigli per scrittori

Ti presento i miei... libri

Uno scrittore ci racconta un libro

Link utili

Informazioni generali

Copyright

Condizioni di pubblicazione

Privacy

Preferenze pubblicità

Chi siamo

Segui Sololibri sui social

Pagina Facebook Profilo Twitter Profilo Instagram Flipboard Google News Youtube Telegram RSS

Sololibri.net / New Com Web srls
C.F./P.Iva 13586351002