
Il male di vivere ho incontrato
- Autore: Giovanna Casapollo
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2025
Il male di vivere ho incontrato di Giovanna Casapollo (AmicoLibro, 2025) racconta il percorso interiore di una donna che, attraverso pagine intense, ci conduce nel labirinto della sua complessa personalità per farci incontrare il suo male di vivere.
Un male antico che spesso colpisce le menti più lucide e creative e le aggroviglia in percorsi senza uscita che le riportano alla vita reale.
Nei momenti di lucidità, la protagonista se lo chiede con un’autocritica implacabile, conscia di distruggere affetti familiari e rapporti sociali. Da dove nasce questa forza endogena che alberga dentro l’animo della protagonista da sempre?
Questa sofferenza svincolata da motivi indecifrabili, questo stato d’animo primario emerge dalle profondità dell’inconscio che sollecita una volontà nascosta e lo fa riaffiorare come uno smottamento improvviso della psiche.
In realtà leggendo la minuziosa narrazione della sua sofferenza psichica, il lettore individua tante cause che la stessa protagonista intravede. Una profonda insicurezza le cui radici affondano nel contesto familiare della sua infanzia, una vita da adulta insoddisfatta, una voglia di autorealizzazione indefinita che non riesce a concretizzare i suoi reali obiettivi e il bisogno di un’attenzione familiare e sociale che l’aiutino a realizzarli.
La difficoltà ad accettare le incombenze banali della vita quotidiana prendendo atto che esiste un mondo reale di compiti e affetti che costituiscono il fuori di sé.
Scrivere di sé è la via per fuggire dal male di vivere ed esorcizzare i pensieri che bruciano il cervello. Oggi può dire che il piacere del ricordo e la solitudine che accompagna le sue azioni le dà la bellissima sensazione di non essere dominata dall’instabilità emotiva.
La guarigione non è una via retta verso la perfezione, ma un viaggio tortuoso per accettare la propria fragilità e la vita reale.
Parlare di depressione non è solo un atto di condivisione, ma rappresenta un vero e proprio strumento di supporto per chi ne soffre. Chi attraversa un periodo buio spesso ricerca testimonianze di altre persone che stanno vivendo la stessa esperienza. Scoprire di non essere soli in questa lotta può offrire un senso di conforto e sollievo, aiutando a non sentirsi un’eccezione, ma parte di una realtà condivisa e profondamente umana.
Discutere apertamente della depressione ha un duplice valore: non solo fornisce un sostegno a chi ne è afflitto, ma contribuisce anche a educare coloro che, pur non avendo vissuto la malattia in prima persona, potrebbero trovarsi accanto a qualcuno che ne soffre.
Affrontare questo tema crea consapevolezza, permettendo a familiari e amici di riconoscere i segnali della malattia e di intervenire tempestivamente.
La condivisione delle esperienze e la diffusione di informazioni possono diventare strumenti potenti di prevenzione e sostegno. Comprendere che la depressione è una malattia e non una debolezza consente a chi sta vicino a una persona depressa di offrire il giusto supporto, evitando giudizi e garantendo invece presenza e disponibilità nei momenti più difficili.
In questo modo, parlare di depressione non solo aiuta chi ne soffre a sentirsi meno solo, ma contribuisce anche a creare una rete di comprensione e solidarietà, fondamentale per il percorso di guarigione.

Il male di vivere ho incontrato
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