Il comunista in camicia nera di Arrigo Petacco

Un’amicizia che si evolverà. Due uomini talmente differenti che nemmeno se lo volessimo… Uno fa della violenza il proprio stile di vita, uno stile perlomeno discutibile. L’altro è mite come un agnellino. Uno ama le donne, anche troppo.
L’altro ama una donna e basta, non gli serve altro per essere felice. Uno ha fondato il partito fascista, l’altro il partito comunista. E questa differenza, soprattutto al giorno d’oggi, riuscirebbe a innescare una reazione a catena che potrebbe portare a… non oso nemmeno immaginarlo.

Eppure sono amici o comunque lo sono stati veramente. Dividevano banchi di scuola e confrontavano le loro idee, i loro sogni, senza giungere per forza allo scontro.
Poi, si sa, gli anni passano, gli eventi mutano cuori e menti e gli scenari spingono le persone a schierarsi una volta per tutte. Finché…

Arrigo Petacco in Il comunista in camicia nera ci racconta una storia vecchia di decenni che, però, è ancora in grado di insegnare qualcosa, in quest’epoca di connessioni che s’interrompono e pensieri che sfrecciano veloci, troppo veloci.
Un libro che parla di lotte e di rispetto, lealtà verso chi ha un cervello tutto suo e lo usa per pensare, anche se il risultato finale è anni luce distante dal nostro.
Pagine ricche di cultura, pagine che possono insegnare qualcosa. O molto. Oggi e per molto tempo a venire.