Il 27 gennaio 2016 si celebrerà nelle scuole, alla televisione, in libreria, la Giornata della Memoria: non è un anniversario tondo, come il settantesimo celebrato l’anno scorso, ma questo non vuol dire non dare la giusta importanza ad un appuntamento ineludibile con la storia europea del secolo scorso, per tutti, piccoli e grandi lettori.
Per prima cosa penso ai bambini, per i quali consiglio due albi molto evocativi di Orecchio Acerbo: “L’Ultimo viaggio” . “Il dottor Korczak e i suoi bambini” , entrambi di Irène Cohen-Janka e Maurizio Quarello. È la storia vera di un pediatra imprigionato nel ghetto di Varsavia con i suoi piccoli pazienti, straordinario documento di umanità, e la nuova edizione di Bruno, il bambino che imparava a volare, di Nadia Terranova e Ofra Amit: è la storia del bambino ebreo impacciato e introverso che sarebbe divenuto uno dei più importanti scrittori europei, Bruno Schulz, autore dell’indimenticabile Le Botteghe color cannella.
Per gli insegnanti di scuola elementare e media consigliato il manuale/guida di Sarah Kaminski e Maria Teresa Milano dal titolo “Il libro della Shoah. Ogni bambino ha un nome.” Nel ricco volume sono contenuti anche brevi racconti, tra i quali quello di Uri Orlev Il sottomarino, che racconta dei due fratellini Yurek e Kazik, nascosti in un abbaino nel ghetto di Varsavia, e lo struggente Sulla luna nera un grido di Lia Levi, nel quale un bambino di cinque giorni, viaggia nel treno piombato verso Auschwitz incapace di sopravvivere, e immagina di parlare ai suoi giovani genitori.
Per lettori adulti invece suggerisco l’ultimo romanzo pubblicato da Lia Levi, Il braccialetto, storia di due adolescenti nella Roma occupata dai nazisti, mentre è prossima la pubblicazione aggiornata di un vecchio romanzo della scrittrice, Tutti i giorni di tua vita, un must per tutti quelli che non conoscono le vicende degli ebrei romani durante gli anni terribili delle leggi razziali.
Lo scrittore francese Hubert Mingarelli dedica un romanzo breve a tre soldati nazisti a caccia di ebrei nel gelo dell’inverno russo, Un pasto in inverno, (Nutrimenti) dando un’immagine insolita del comportamento dei soldati tedeschi, carnefici e vittime ad un tempo.
Ancora a Roma durante l’occupazione tedesca si svolge gran parte del romanzo di Francesca Romana De’ Angelis dal titolo Per infiniti giorni (Passigli): la protagonista è una promettente pianista che si innamora di un giovane violinista ebreo, che, malgrado la promessa di matrimonio la sera del 15 ottobre 1943 scompare, mancando all’appuntamento con lei, che lo aspetterà per un tempo infinito.
La storia della giovane pittrice tedesca Charlotte Salomon è raccontata in due libri usciti quasi contemporaneamente e casualmente con la stessa copertina: David Foenkinos è autore di “Charlotte” , (Mondadori) mentre Bruno Pedretti ha pubblicato Charlotte, la morte e la fanciulla per Skira. La giovanissima artista tedesca, sfuggita miracolosamente alla deportazione nel suo paese, trova rifugio con i nonni nel sud della Francia, ma poi, anche se incinta, verrà spedita con il marito ad Auschwitz.
In uscita in questi giorni anche “La pianista di Auschwitz” di Suzy Zail, che aveva già pubblicato per Newton Compton Il bambino di Auschwitz, storia vera di un quattordicenne finito nel lager.
Di difficile lettura per chi non ha una forte resistenza emotiva il libro edito da Guanda della francese Valentine Goby, “Una luce quando è ancora notte” , storia drammatica di solidarietà fra donne in una condizione indicibile, protagonisti i neonati che non possono sopravvivere alle madri disperate.
Per chi non lo avesse letto al tempo della sua prima pubblicazione, consiglio il bellissimo romanzo uscito per Rizzoli nel 2005 di Filippo Tuena “Le variazioni di Reinach” , pubblicato in edizione aggiornata da Beat nel 2015. E la storia vera della famiglia di ricchi banchieri ebrei francesi, Reinach e Nissim de Camondo, i cui due ultimi eredi, Fanny e Bertrand, malgrado la famiglia privilegiata e potente da cui provengono, concludono ad Auschwitz la loro breve esistenza.
Infine per lettori forti, adulti, consiglio il difficile e doloroso “In paradiso” ,( E/O, 2015), dell’americano Peter Matthiesen, il pellegrinaggio ad Auschwitz di un professore americano che ha solo studiato la Shoah in modo teorico e che invece si ritrova a confrontarsi con un passato doloroso che non conosceva e che non aveva mai osato affrontare.
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