

Gambe frèide. Tre personaggi in cerca di giustizia
- Autore: Barbara Di Dodo
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2024
Barbara Di Dodo (1960-2023) è nata a Torino, dove ha vissuto e lavorato come insegnante di lingua inglese in varie scuole secondarie. Ha scoperto per caso la vena letteraria scrivendo necrologi, ai quali hanno fatto seguito poesie e racconti. Gambe frèide. Tre personaggi in cerca di giustizia (2024) è stato il suo racconto lungo d’esordio, pubblicato postumo dalla casa editrice Baima Ronchetti. Nel romanzo emerge prepotente la sua sensibilità particolare per le tematiche ambientali e di giustizia sociale.
Devo dire che mi sono approcciata alla lettura di questo racconto lungo con grande cautela e sensibilità, perché l’editore mi ha raccontato essere un libro pubblicato postumo di una persona venuta a mancare troppo presto. Ne sono rimasta subito conquistata dalla narrazione, così sensibile a ciò che andava raccontando, scritta con precisione, di chi dimostra di conoscere bene l’argomento cui si va trattando.
Potremmo suddividere questo racconto in quattro grandi parti: la prima dedicata alla storia di Matilde ; la seconda alla storia di Nicola, ex operaio in un cartiere che ha visto troppi coetanei ammalarsi e morire; la storia di Luciana, vedova troppo presto con una figlia da crescere, che vorrebbe tanto, a cui lei non è in grado di assecondare neppure uno dei suoi desideri; e infine lo scioglimento della tragedia e la spiegazione del filo rosso che lega tutte e tre le vicende narrate.
Andiamo con ordine.
Incominciamo da Matilde, una signora della Torino bene, con molti mezzi a disposizione, che ha vissuto finora una vita vuota, all’ombra imponente del marito Diego che a cinquant’anni la rende vedova. Lei ormai da tempo ha smesso di amare quell’uomo che sapeva che la tradiva, con cui viveva solo una vita di apparenza. Al funerale di quest’ultimo le si avvicina un bell’uomo, tale Riccardo Marchetti, dicendo di essere un ex assunto dal marito defunto, e porgendole le condoglianze le sussurra che si rivedranno molto presto. Matilde rimane interdetta, perché lei quell’uomo non lo ha mai visto né tantomeno ha intenzione di rivederlo. Ma rimane conquista da quell’uomo e dai suoi occhi. Così la trappola scatta:
Su un doppio binario, la falsa testimonianza prima e la seduzione dopo.
Che accadrà tra i due? Matilde che fine farà?
Nel secondo racconto il protagonista è Nicola, un operaio in pensione che quotidianamente si ritrova in un piccolo bar, chiamato appunto “Gambe Frèide”. Che strano nome per un locale pubblico. La locazione è tutta piemontese e fa riferimento a gambe appunto fredde, cioè di chi è ormai morto. In questo caso:
ha a che fare con la morte di un familiare del proprietario del bar. Prima di morire avrà sentito freddo. Infatti le ultime parole che aveva sentito da suo padre erano proprio: “I l’hai freid. I l’hai le gambe frèide, le gambe frèide.” (Ho freddo. Ho le gambe fredde, le gambe fredde.)
Nicola e i suoi amici si ritrovano quotidianamente e si raccontano timori e paure per una malattia che ha già colpito troppi di loro. Chi sarà il prossimo?
In ultimo c’è la figura di Luciana, una donna sofferente, vedova e con una figlia da crescere. Il marito è morto cadendo da un’impalcatura cui stava lavorando e lei si ritrova con difficoltà a sbarcare il lunario. Ma forse non tutto è perduto, qualcosa di giusto sta finalmente per accadere, riportando il sorriso sul suo bel volto. Che cosa?
Un libro scritto con una scrittura precisa ma priva di fronzoli, come il tema delicato cui si va affrontando: quello delle morti bianche. Che cosa sono queste ultime?
Sono le morti che non fanno notizia perché manca il gusto del macabro, il mistero del delitto. La considerano una fatalità, non c’è molto da spiegare e non c’è nemmeno bisogno di consultare lo psicologo. Ci dedicano qualche minuto al telegiornale e non suscitiamo dibattiti televisivi.
Il finale:
pone delle domande, ci chiede di interrogarci nel profondo, mettendo al lavoro le nostre esperienze. La risposta resta sospesa.
Una lettura assai sensibile, cui approcciarci con la massima cautela e il massimo rispetto. Il trattato di uno dei temi che più angosciano la nostra società odierna, cui guardare e riflettere a fondo cercando di trovare delle soluzioni, che immediatamente vadano a tutelare la salute e la salvaguardia dell’essere umano, nonché del lavoratore. Ed è anche attraverso la lettura di un libro come questo che si pongono delle domande e si trovano risposte valide. Quindi è veramente consigliato, con la massima cura e la massima sensibilità cui è dovuto il narrare.

Gambe frèide. Tre personaggi in cerca di giustizia
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Un libro perfetto per...
Consigliato a chi è attento alle tematiche ambientali e alle morti sul lavoro.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Gambe frèide. Tre personaggi in cerca di giustizia
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