Extraterrestre alla pari
- Autore: Bianca Pitzorno
- Genere: Libri per bambini
Libri per ragazzi -
La letteratura per ragazzi non è assolutamente un terreno facile e la scelta di un libro da regalare rischia di mettere in serio imbarazzo mamme, nonne, zie e conoscenti varie. Prescindendo dai gusti personali, un libro per ragazzi dev’essere allo stesso tempo istruttivo, intelligente, appassionante, divertente, scorrevole, attuale; non deve riempire la testa dei ragazzi con troppe futilità, deve anzi affrontare argomenti importanti per la loro crescita senza “salire in cattedra”. A chi stesse cercando un libro con queste caratteristiche, mi sento di consigliare questa spiritosa ma profonda storia uscita dalla penna di Bianca Pitzorno. Non recentissima, è comunque una storia dal significato ancora attuale e credo potrà appassionare i ragazzi d’oggi come a suo tempo ha appassionato me.
Il libro introduce un tema delicato ma fondamentale nella vita di tutti noi ossia come la maggior parte delle cosiddette “differenze fisiologiche” fra i due sessi sia frutto di condizionamenti di vecchia data piuttosto che di caratteristiche innate, sottolineando quanto i gusti e le attitudini personali siano di gran lunga più importanti del genere che la natura ha riservato a ciascuno di noi. Un argomento importante, che introduce una riflessione sulla pressione, ingiusta anche se esercitata in buona fede, che ognuno può ricevere dall’ambiente che lo circonda, sulle diverse reazioni che si possono avere a tale pressione (rassegnazione, fuga, ribellione), nonché sul razzismo in senso lato.
Per parlarci di tutto questo, l’autrice ha immaginato una storia surreale e futuristica, pur se ambientata nello stesso periodo in cui il libro è stato scritto. Epoca attuale: la Terra non è, come si credeva, l’unico pianeta abitato dell’Universo. E’ addirittura partito un programma di gemellaggio con il pianeta Deneb e, proprio nelle prime pagine del libro, troviamo i signori Nicola e Lucilla, una coppia terrestre senza figli, che accolgono Mo ed i suoi genitori, denebiani. Mo è sulla terra per passare un lungo periodo presso la coppia terrestre, venendo accolto e trattato a tutti gli effetti come loro figlio. Ma c’è un problema: Mo è maschio o femmina? Come si scopre, su Deneb non è possibile saperlo prima dei 50 anni denebiani (circa 18-20 anni terrestri) in quanto ancora inutile, non essendo i ragazzi in età riproduttiva. Come comportarsi con Mo? E’ possibile in qualche modo scoprire quale sia il suo genere? Lo sapremo presto e non mancheranno le sorprese.
Molti altri bei personaggi circondano Mo: la cugina Caterina, che identifica la femminilità col servilismo; la compagna di classe Gloria, che crede che per essere femminile sia necessario diventare una mangiauomini; l’amica Maria, che si ribella a chi l’accusa di offendere chi le sta intorno con la sua mancanza di atteggiamenti femminili; Marco ed Anna, la coppia di zii “a rovescio”; Simone, l’amico del cuore. E poi i “genitori” terrestri, gli zii, la nonna, che circondano Mo d’amore ma tentano anche di incanalarlo/a in un cliché dal quale Mo rifugge con decisione.
Deliziose le lettere che Mo scrive al fratello (o sorella?) Tar, dalle quali sono escluse tutte le desinenze di genere, e le “note per i denebiani” sparse in qua ed in là per spiegare quanto i terrestri, in certe situazioni, siano irragionevoli e strani. Il libro è consigliato dai 10 anni in su, ma personalmente direi che si può tentare anche qualche anno prima.
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I rapporti tra gli abitanti del nostro pianeta e gli extraterrestri della stella Deneb sono ormai piuttosto frequenti, tanto che le autorità hanno programmato diversi esperimenti di scambi culturali tra gli studenti. Il giovane Mo, tra i primi denebiani ad aver sperimentato tale scambio, giunge dunque dalla sua lontana costellazione per affrontare un periodo di dieci anni sulla terra, come ospite della famiglia terrestre Olivieri.
Il problema si presenta da subito, al momento stesso delle presentazioni. Mo non è nè maschio nè femmina: la struttura fisica dei denebiani, infatti, risulta essere molto diversa da quella dei terrestri, e il loro sesso (potenzialmente già definito) si rivela attraverso organi esterni soltanto in età adulta. Fino ad allora, la loro costituzione resta del tutto indistinguibile.
La prospettiva di dover trascorrere dieci anni con un ragazzino/ragazzina dall’identità "non definita" getta i terrestri Olivieri nel panico assoluto:
Nonostante le enormi perplessità iniziali, gli Olivieri decidono di tentare comunque: Mo entra così a far parte in tutto e per tutto della famiglia, e a conoscere gradualmentele consuetudini terrestri. Consuetudini che, se a prima vista sembrano curiose e bizzarre, ben presto incominciano a mostrare tutta la loro crudeltà e irrazionalità di fondo, che la Pitzorno non si risparmia di sottolineare. Costretto ad affrontare la vita quotidiana travestito ora da maschio, ora da femmina, Mo entra in contatto con diversi personaggi del piccolo mondo quotidiano degli Olivieri: i gemelli Andrea e Caterina, per i quali la "differenza" di sesso si traduce in un’inaudita disparità di educazione e di privilegi; la giovane astronoma Anna, accusata di essere una "donna snaturata" per il fatto di essere riuscita a sposarsi senza abbandonare l’amato lavoro; suo marito Marco, respinto dalla famiglia perchè scrittore di libri umoristici e capace di badare da solo ai bambini "pure essendo uomo", e così via.
Ciascuna di queste esperienze risulta essere ugualmente assurda e incomprensibile per Mo.