“Eterno visionario”, il film su Pirandello al cinema: trama, cast e libro a cui si ispira

Dal 7 novembre è in uscita nelle sale Eterno visionario, il film che racconta le tappe salienti della vita e dell’arte di Luigi Pirandello e che suscita l’interesse non solo degli amanti del cinema, ma anche degli appassionati di letteratura.
Diretta e sceneggiata da Michele Placido, la pellicola racconta le fasi principali della vita di Luigi Pirandello scavando a fondo nel suo privato di uomo e ponendo nel giusto risalto la grandezza della sua arte.
Drammaturgo, regista e scrittore, Pirandello ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura italiana ed europea, affermandosi come una delle personalità più rappresentative del ’900.
Eterno visionario vuole essere un tributo al grande artista siciliano e dimostrare come e quanto le sue opere siano indissolubilmente intrecciate al suo tormentato vissuto sentimentale, diviso fra il legame con la moglie malata Antonietta e l’amore impossibile per l’attrice Marta Abba, musa ispiratrice dei suoi capolavori.

Ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa sul Nove, Michele Placido ha parlato della sua ultima fatica cinematografica in veste di regista e sceneggiatore.

Eterno visionario è stato un progetto ambizioso, la cui realizzazione è durata ben quattro anni. Presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, il film narra non tanto il Pirandello genio letterario che tutti conosciamo, quanto piuttosto il suo volto più umano e intimo.
In proposito l’ex Commissario Cattani de La Piovra ha dichiarato che

"Noi studiamo a scuola un Pirandello letterato, che ha rivoluzionato il teatro, però non sappiamo nulla del suo vissuto, della sua famiglia, perché è la storia anche della famiglia Pirandello, dei suoi figli”

pertanto il film si propone proprio di colmare questa lacuna, mostrando al grande pubblico quanto fortemente i dolori e le gioie della vita abbiano influenzato l’opera pirandelliana.

Ecco tutto quello che dovete sapere sul film, la trama e il libro che ha ispirato la sceneggiatura.

Eterno visionario: la trama in breve

Siamo nel 1934. Durante il viaggio in treno che lo porta a Stoccolma per essere insignito del premio Nobel per la Letteratura, Luigi Pirandello ripensa alle persone che hanno costituito la principale fonte di ispirazione per la sua arte.
La cronaca degli eventi svela il ricco mondo emotivo del drammaturgo: il controverso legame con il fascismo, la rivoluzione apportata al teatro che poco piacque alla borghesia perbenista dell’epoca, il burrascoso rapporto con i figli, schiacciati dalla figura ingombrante del padre.
A dominare, tuttavia, è il dissidio interiore causatogli dalla bruciante passione per Marta Abba, che non sfociò mai in una relazione vera e propria, e il rapporto sinceramente affettuoso ma complicato con la moglie Antonietta, minata da una grave malattia mentale.
Ma la genialità visionaria di Pirandello sta proprio nel saper trasformare in arte l’infelicità, che diventa stimolo per la sua sconfinata creatività e principio ispiratore dei suoi drammi.

Il libro che ha ispirato il film su Pirandello

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Non tutti sanno che il film è ispirato a un libro: si tratta di Il gioco delle parti (Longanesi, 2010) di Matteo Collura, che per la prima volta, all’età di 75 anni, è stato coinvolto anche nella scrittura della sceneggiatura di questo film, che vede, oltre a Collura e Placido, la firma anche del regista Toni Trupia.

Su sololibri potete leggere la recensione approfondita a cura di Federico Guastella.

Il cast di Eterno visionario

Il cast di Eterno visionario annovera alcuni dei nomi e dei volti più noti del panorama attoriale italiano.
Accanto a Fabrizio Bentivoglio nel ruolo di Pirandello e a Federica Vincenti in quello di Marta Abba, troviamo anche, fra gli altri, Valeria Bruni Tedeschi, Edoardo Purgatori, Aurora Giovinazzo, Ute Lemper e Giancarlo Commare.

Recensione del libro

Il gioco delle parti. Vita straordinaria di Luigi Pirandello
di Matteo Collura