Ersi Sotiropoulos, nata a Patrasso nel 1953, è la scrittrice greca più letta al mondo. Pluripremiata per le sue opere di narrativa e poesia, da alcuni anni figura nelle liste dei bookmakers tra i candidati favoriti per il Premio Nobel per la Letteratura: sarà lei la vincitrice designata del Nobel in questo 2024?
In Italia i suoi libri sono tradotti dalle case editrici Donzelli, nottetempo e Newton Compton, l’ultimo pubblicato è Cosa resta della notte (nottetempo, 2019), un ritratto inedito dedicato alla vita del poeta Costantino Kavafis.
Il suo romanzo di maggior successo internazionale è Il sentiero nascosto delle arance (titolo originale greco “Ζιγκ Ζαγκ στις Νεραντζιές” (1999), edito in Italia da Newton Compton nel 2012), che narra la storia di Lia, una ragazza affetta da un misterioso virus, costretta a vivere in un ospedale di Atene circondato da alberi di arance.
Il titolo originale greco suona più o meno così: Zigzag attraverso gli aranci amari e, al momento della sua pubblicazione, fu acclamato come “Il miglior romanzo dell’anno” e vinse sia il Premio della critica libraria greca che il Premio nazionale greco per la letteratura nel 2000. A oggi Sotiropoulos è l’unica scrittrice greca ad aver vinto entrambi i prestigiosi premi.
Da quel momento il successo di Ersi Sotiropoulos è stato inarrestabile, successivamente il romanzo Eva ha vinto il premio dell’Accademia di Atene come “Miglior romanzo” nel 2011 e la raccolta di racconti Feel blue, dress in red ha vinto il National Book Award nel 2012
Scopriamo la sua vita e le sue opere.
Ersi Sotiropoulos: la vita
Ersi Sotiropoulos è nata a Patrasso nel 1953 e ora vive ad Atene. Si è laureata in filosofia antropologia culturale e ha vissuto a lungo in Italia per ragioni di studio: ha studiato a Firenze e per un periodo ha lavorato presso l’ambasciata greca a Roma.
Ha esordito nel 1982 con il suo primo romanzo, Il trucco; ma il successo internazionale sarebbe arrivato più tardi, nel 1999, con la pubblicazione de Il sentiero nascosto delle arance.
Oggi è tradotta in tutto il mondo, ha tenuto conferenze nelle principali università, da Harvard a Princeton, e alcuni suoi racconti e articoli sono apparsi sulle principali riviste letterarie contemporanee, Literary Review, Brooklyn Rail, Harvard Review, Circumference, SmokeLong Quarterly, Words Without Borders, Metamorphoses.
Il suo ultimo celebre libro, tradotto in italiano come Cosa resta della notte (2019), racconta il soggiorno parigino del poeta greco Costantino Kavafis. In questo testo, l’autrice tentava di analizzare in maniera più approfondita la correlazione tra arte e vita, osservando che:
“Dietro l’arte e l’artista c’è un difetto, un complesso, un trauma, qualcosa che manca e che permette di scrivere, di creare.”
La narrativa di Sotiropoulos mira a dimostrare come la letteratura possa aiutarci a diffidare di luoghi comuni e stereotipi, prendendo coscienza di quei dettagli minimi che rivelano una visione d’insieme. Secondo Ersi Sotiropoulos la letteratura e, in particolar modo, la poesia ci aiutano a formulare una concezione dell’inesistente e, inevitabilmente, del potenziale.
Ersi Sotiropoulos: le opere
Nel seguente approfondimento prendiamo in esame le opere di Sotiropoulos tradotte in italiano, seguendo l’ordine di pubblicazione:
- Mexico: edito da Donzelli nel 1994 nella traduzione di Paola Maria Minucci, Mexico di Ersi Sotiropoulos narra il viaggio di una madre alla ricerca del figlio perduto. Una donna di trentacinque anni, dai capelli rossi, viaggia verso il Messico, meta designata che rappresenta l’archetipo della sua infanzia perduta. La scrittura di Sotiropoulos in queste pagine è onirica e simbolica, intessuta di poesia, sembra collegare mente e corpo, carne e cuore.
Mexico
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- Il sentiero nascosto delle arance: Il romanzo più acclamato di Sotiropoulos, che ha portato la scrittrice greca al successo internazionale, è stato edito in Italia nel 2012 da Newton Compton.
Il libro è stato definito dalla critica un “dramma dell’assurdo” narrato con l’intensità di Marguerite Duras. Ambientato in una calda estate greca degli anni Novanta, il romanzo narra le vite di quattro personaggi che si incrociano: tutti sono stravaganti a loro modo e solitari e mossi dal desiderio di dare una svolta alle proprie esistenze. Al centro della storia c’è Lia, una ragazza affetta da una strana malattia che vive reclusa nella stanza di un ospedale di Atene circondato da alberi di arance amare.
Attorno a lei un girotondo di vite, tutte toccate a loro modo dalla bellezza e della bruttezza del mondo che le circonda: c’è il fratello Sid, l’infermiere Sotiris e la ragazzina Nina, tutti sono accomunati, in fondo, dalla stessa solitudine e da uno straziante bisogno d’amore, dal desiderio di essere compresi.
Il sentiero nascosto delle arance
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- Cosa resta della notte: l’ultimo romanzo della scrittrice greca, dedicato al poeta Costantino Kavafis, è stato edito in Italia nel 2019 da nottetempo nella traduzione a cura di Andrea Di Gregorio.
Il libro fu ispirato a Sotiropoulos nel 1984 mentre curava una mostra dedicata a Kavafis a Palazzo Venezia a Roma. In quell’occasione la scrittrice scoprì un aspetto inedito della vita del poeta greco, ovvero che aveva viaggiato a Parigi e a Londra nel maggio-giugno 1897. Da quel momento l’idea lavora nella mente di Ersi Sotiropoulos che dedica al poeta anche una sceneggiatura per un documentario: le interessava raccontare chi era stato Kavafis giovane, ovvero “Kavafis prima di diventare Kavafis”. Il risultato è uno splendido libro sull’arte e sul desiderio, che si muove in bilico tra l’antichità di Alessandria e la modernità accesa e sfolgorante della Ville Lumière.
Cosa resta della notte
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Chi è Ersi Sotiropoulos, la scrittrice greca tra i favoriti per il Nobel
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