Eco
- Autore: Violet Trefusis
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Frassinelli
- Anno di pubblicazione: 2007
Violet Trefusis, figlia dell’elegante e bellissima Alice Keppel, la favorita di re Edoardo VII, nasce a Londra nel 1894, ed è conosciuta ai più per essere stata la compagna della scrittrice Vita Sackville West. Di fatto Violet Trefusis è un’artista raffinata e poliedrica: scrive, dipinge, parla perfettamente quattro lingue ed è stimata da molti artisti e intellettuali del tempo.
"Eco" (Edizioni Frassinelli, 2007) scritto nel 1931 è il suo secondo romanzo. Il primo capitolo ci introduce subito nell’atmosfera elegante del Castello Duntreath a Glendrocket, un’austera dimora scozzese, dove nel salotto principale si sta servendo il tè, accompagnato da "pane integrale imburrato, focaccine dorate e croccanti, miele di erica e dolce allo zenzero" e dove Lady Balquidder, seduta vicino al caminetto, lavora a maglia e aspetta Malcom e Jean, i suoi nipoti gemelli, ribelli, che ha adottato. Il vecchio orologio a pendolo batte le cinque ma i due ragazzi non sono ancora ritornati dalle loro lunghe e pericolose scorribande nella brughiera scozzese intorno al castello. Lady Balquidder dunque vive in un freddo aristocratico castello lontano da Edimburgo con i nipoti gemelli figli di una sorella defunta, un ragazzo e una ragazza giovani e assolutamente selvaggi. Malcom e Jean, infatti, trascorrono la maggior parte del loro tempo all’aria aperta, non conoscono le buone maniere e non sono in grado di fare conversazione. Tutti i tentativi fatti dalla zia per civilizzarli sono vani: portarli in società è inutile e imbarazzante, non sanno comportarsi in modo educato e non vogliono imparare a farlo. Legatissimi, vivono in sostanza in simbiosi e sembrano non preoccuparsi del loro futuro. Lady Balquidder un giorno riceve una lettera da sua sorella, Madame de Breouge, che vive a Parigi e che la prega di ospitare per sei mesi la figlia, Sauge, una raffinata giovane signora francese, dal carattere schivo e melanconico.
"C’erano sempre stati degli intervalli nella sua vita emotiva; dei brevi entr’actes durante i quali non succedeva nulla. Era stanca di amare. Il suo cuore voleva prendersi una pausa".
E la Scozia le sembrava perfetta e poi avrebbe finalmente rivisto dopo tanti anni la zia e conosciuti i suoi giovani cugini MacFinnish. Violet Trefusis attraverso le lettere che Sauge scrive al marito, Alain, mette a confronto due mondi, quello francese e quello scozzese, usi, abitudini, costumi stili di vita, profondamente diversi, che si scontrano ancora di più quando la giovane protagonista dai modi raffinati incontra i due scalmanati cugini. I tre cugini sembrano non avere nulla in comune, i loro stili di vita sono agli antipodi. Eppure Sauge, in fuga temporanea da un matrimonio balzano, si rivela una sorpresa, accetta di buon grado le passeggiate all’aria aperta, la caccia, la pesca, le lunghe ed estenuanti passeggiate nella brughiera, le conversazioni spregiudicate. La donna diventa ben presto compagna di avventure e disavventure dei cugini e il duo diviene un terzetto inseparabile. Sauge è il catalizzatore di un profondo cambiamento nell’interazione tra Jean e Malcolm. Dietro il rifiuto di Jean di essere donna, Sauge trova un’ingenuità dolorosa; dietro la spavalderia di Malcolm invece l’inesperienza e l’immaturità. Il loro incontro divertente è lo scontro drammatico tra il civile e l’incivile, narrato da un punto di vista di un rapporto in crisi, anche se tra fratelli. I venti anni possono essere un tempo incredibilmente difficile per due gemelli orfani, adottati da una zia severa e vissuti nelle Highlands da soli. Violet Trefusis dipinge perfettamente il legame tra i due e il rapporto che si crea all’arrivo di Sauge. Il suo arrivo, infatti, innesca ogni sorta di cambiamento al castello, ovviamente, inizialmente i due gemelli la trattano con la maleducazione che li distingue, ma la natura seducente di Sauge ha presto il suo effetto sulla famiglia. A un certo punto però del racconto l’affetto che sia Malcolm sia Jean nutrono per Sauge si trasforma in qualcosa di più e la donna teme di rimanere intrappolata in un’esistenza che non le appartiene.
Sauge rappresenta la stessa Violet Trefusis, il suo androgenismo e le sue conquiste bisessuali. Alcuni passaggi del romanzo descrivono in maniera formidabile la Scozia meno l’amore triangolare che coinvolge l’eroina e i due giovani cugini. Lungo meno di 100 pagine, il romanzo di Violet Trefusis non arriva a sviluppare per intero la storia anzi sembra troncarla, arrivando velocemente alla fine. Tuttavia, l’autrice come uno scrittore elegante e ironico, un osservatore arguto, scrive un romanzo molto divertente, ben scritto e in alcune pagine molto commovente.
Eco
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