È arrivato l’arrotino
- Autore: Anna Marchesini
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Rizzoli
- Anno di pubblicazione: 2016
In questo anno difficilissimo, attraversato da scosse di terremoto, che ci rendono più fragili e sofferenti, non dimentichiamo di aver perso una grande voce del teatro e ora anche della narrativa. Il suo nome è Anna Marchesini, timida e restia nelle ultime parole, come fosse consapevole che questo breve romanzo l’ha scritto con poche forze ma con il cuore e la meraviglia di chi tratta la morte da estranea.
Prima della trama, la figlia di Anna Marchesini traccia un ricordo, una prece rivolta alla mamma.
“Quando dovevi stare bene ti mettevi a truccarti e a pettinarti e a vestirti con il tuo solito vestito anni Cinquanta a palloncino rosa a strisce nere che comprammo insieme, ti mettevi il profumo alla rosa, rimmel nero, coprispalle rosa abbinato al vestito, scarpe di colori diversi o stivaletti neri col tacchetto, il tuo solito rossetto marrone e il tuo lucidalabbra, ti mettevi accanto alle persone e ridevi o scambiavi un abbraccio con loro”
Anche da come si vestiva, Anna Marchesini trova forza per andare avanti con la sua malattia tremenda.
Nella trama di “È arrivato l’arrotino” un feto ci parla, ci dà del tu, ci dice come sta comodo nella pancia di mamma, fino a quando hanno cominciato a dirgli «spingi, spingi». Se nascevo entro le cinque del pomeriggio - nota la creatura tra sé e sé - mi sarei chiamata Anna.
Anna finisce in una casa dove i coltelli non tagliavano, perché l’arrotino era per le donne incolte e incaute, non per una maestra, come la mamma di Anna. Il pranzo diventava un inferno, il pane non si tagliava, la carne neanche. La mamma avendo fatto 500 punti con la Miralanza, si fece un set di coltelli di prima scelta.
Il pane tornò regale in un cestino al centro della tavola: potevano mangiare come cristiani.
Poi Anna scopre L’Uomo Nero; come fa non si sa, ma poi conoscerà un’orfana che dalla vita ha avuto solo indifferenza.
Un sorriso e una lacrima, ecco cos’è questo breve romanzo. Noi ricordiamo tutte le risate chi ci ha fatto fare Anna Marchesini ma qui si ricordano piuttosto le lacrime finali di una vita presto spenta.
“Per la mamma in qualche modo l’uomo nero non svolgeva una funzione di minaccia ma doveva rappresentare una certezza, non c’era bisogno di evocarlo poiché quello già era a conoscenza di tutto”.
È arrivato l'arrotino
Amazon.it: 11,40 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: È arrivato l’arrotino
Lascia il tuo commento
Buonasera,
ogni tanto mi chiedo se i libri che recensite li leggiate veramente oppure no. Non è Anna Marchesini a tracciare un ricordo di Zaira, sua madre, ma è Virginia Valente Marchesini, la figlia di Paki Valente e della splendida Anna, a tracciare un ricordo di quest’ultima. La "prece", come l’avete chiamata, è pure firmata!
Mi dispiace, ma ho riletto e sembra Anna che scrive alla sua di mamma e non la figlia. Un refuso imperdonabile. Ma il resto va bene, perché io i libri li leggo e ci metto pure il nome e cognome e la faccia.