Moscerine
- Autore: Anna Marchesini
- Genere: Raccolte di racconti
- Casa editrice: Rizzoli
- Anno di pubblicazione: 2013
"I cambiamenti bruschi, inaspettati e ingiustificati fanno parte della vita".
Che cosa succede quando una persona si trova a un bivio ed è costretta a scegliere? Pondera i pro e i contro, si lascia trascinare dal suo impulso, chiede consiglio a questo e a quello, ma la decisione finale è solo sua e qualsiasi essa sia la condurrà verso la felicità o verso il dolore. La scelta difficile e le conseguenze che ne derivano ci sono raccontate in maniera ironica da Anna Marchesini nel suo ultimo romanzo “Moscerine” (Rizzoli, 2013). N
ove ritratti ben delineati, nove destini imprevedibili, nove esistenze passate al microscopio, nove storie di non vincenti che affrontano la vita travolgendola o facendosi travolgere da essa. La signorina Iovis dall’”esistenza striminzita” vive a Roccafiorita, paesello ridente nella provincia di Messina. Un giorno decide di fare un concorso pubblico riservato a nove posti d’impiegato delle poste. La signorina vince il concorso e si trasferisce così, senza esitare un momento, a Cuneo, dove incontra un maestro elementare della zona, Adolfo Perrés, uomo gentile e affascinante. Il pensiero di quell’uomo le riempie la vita, diventa un chiodo fisso e le farà smettere di paragonare “laggiù con quassù e poi quassù con laggiù”.
Madame Isidori, una ricca ereditiera toscana, riunisce amici e parenti nel salotto della sua bella e ricca villa, sperando di trovare tra di loro, una persona speciale in grado di farla innamorare di nuovo e mentre lei attende la rinascita in un altro racconto c’è chi sta, invece, immobile a letto a causa di una terribile malattia ad attendere la morte e un’ultima carezza (l’onorevole Casimiro Mei).
Due sorelle crescendo diventano così inseparabili da vivere in simbiosi: Flora e Nelda. La prima
”divenuta la sorella portante, la dominante, si era fatta sempre più bella e robusta sempre più capace più ammirata, maggiormente dotata di strumenti per risolvere ogni problema, sempre più intraprendente e sempre più saggia, mentre la seconda si era andata via via sistemando nell’ombra di lei, si era accucciata e nascosta dietro la sua statura, dentro la sua sicurezza”.
Il personaggio della signora Olimpia è una caricatura simile a quelle che l’attrice/autrice ha interpretato in teatro con grande successo, facendoci tanto ridere: una
“donna immensa, megattera, mammiferone antropofago che a furia di farsi gli affari di tutti pareva che avesse ingurgitato un condominio intero”.
La voce e l’esistenza di Anna Marchesini sono rintracciabili poi nella figura esile ma allo stesso tempo battagliera di Lisetta che si addormenta placida con il sorriso sulle labbra e che su tutti i protagonisti del suo terzo romanzo è quello che ti emoziona di più.
Questi nove racconti dai titoli semplici mettono in gioco i ruoli stabiliti dalle convenzioni sociali e ci ricordano che gli elementi non evidenti nella nostra vita sono proprio quelli che ci cambiano l’esistenza.
Moscerine
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Lo stile narrativo del libro ricorda molto da vicino il parlato della Marchesini, che però una volta trasferito sulla pagina di un libro presenta pregi e difetti.
Cominciamo dai difetti: stile poco scorrevole con molte divagazioni all’interno del discorso, come avveniva nei suoi dialoghi, frasi con molto descrittive e ricche di aggettivi.
Pregi: storie molto accurate sotto il profilo della descrizione psicologica dei personaggi, mai delle figure piatte, una piacevole ironia mista a malinconia, che pervade i testi unito al piacere di leggere frasi scritte con una grande ricchezza di vocaboli, anziché le solite 1000 parole.
Insomma, un libro che fa riviere la grande Anna Marchesini, che va letto con calma, non in autobus o distratti da altre cose, per non perdere le sfumature di cui è ricco.