Una disputa tra un avvocato ed un ministro protestante di Giovanni Bosco

San Giovanni Bosco (1815-1888) è stato autore di numerose opere tese all’istruzione dei fedeli, ma durante il suo apostolato non ha dimenticato nemmeno la drammaturgia educativa. Ancora oggi, per i salesiani il teatro è una tradizione importante: Don Bosco ideò un teatro dei giovani per i giovani, inteso come esperienza formativa duplice, per gli attori e per il pubblico.

Tra i copioni scritti dal Santo c’è anche Una disputa tra un avvocato ed un ministro protestante, pubblicato nel 1853 e riedito da Amicizia Cristiana nel 2009.
La trama del dramma è piuttosto semplice: per ragioni di convenienza, e a causa delle ristrettezze in cui versa a causa dei suoi vizi, un cattolico decide di convertirsi al protestantesimo e cerca di obbligare il suo figlioletto a fare altrettanto. Ma il ragazzo è forte, difende la sua fede, non cede alle pressioni del genitore e preferisce fuggire. Per risolvere la triste situazione che attanaglia la famiglia viene quindi organizzata una disputa religiosa, in cui un avvocato cattolico confuta senza difficoltà le posizioni dei protestanti:

“Quasi su tutte le pagine del Nuovo Testamento si legge, che la fede senza le opere è una fede morta, e nulla serve alla salute eterna, voi predicate, seguendo il vostro Lutero, che basta la fede per salvarsi; e siccome tal dottrina è contraria alla Bibbia intiera, così il prefato vostro maestro, falsando il testo della Bibbia, alle parole di San Paolo, la fede giustifica, aggiunse: la sola fede giustifica”.

La Provvidenza sistema ogni cosa e la propaganda dei protestanti è smascherata:

“Questi signori ministri [protestanti] si pensavano di trovare le galline abbandonate, ma trovarono chi le difendeva con un buon bastone, cioè con le ragioni. L’avvocato Roberto è veramente un dotto. […] Fatta una domanda, eccoti subito una risposta chiara come il mezzodì: e gli altri sempre là con una spanna di naso”.

Nella sua nota introduttiva, Don Bosco attesta che i fatti narrati “sono storici”, “la disputa poi è un tessuto di fatti egualmente storici, ma altronde avvenuti, ed ivi collocati per uniformarmi alle regole del dramma”. Il Santo combatté l’eresia, lottò contro le idee, ma amò le persone e cercò di salvarle:

“In tutto quello, che ivi si dice de’ Protestanti, intendo di escludere ogni allusione personale, avendo unicamente di mira la loro dottrina e gli errori in essa contenuti”.

Adatta alle rappresentazioni nelle parrocchie, anche se piuttosto breve, la disputa è un lavoro riuscito e divertente.