Confidenza di Domenico Starnone

Dopo Lacci e Scherzetto, Domenico Starnone torna in libreria a completare con Confidenza (Einaudi 2019) la trilogia di romanzi che dissertano di rapporti amorosi e degli intrecci che nascono durante le relazioni affettive.

L’amore, che dire, se ne parla tanto, ma non credo di aver usato spesso la parola, ho l’impressione, anzi, di non essermene servito mai, anche se ho amato, certo che ho amato, ho amato fino a perdere la testa e i sentimenti. L’amore come l’ho conosciuto io, infatti, è una lava grezza che brucia vita fine, un’eruzione che cancella la vita e la pietà, la ragione e le ragioni, la geografia e la storia, la salute e la malattia, la ricchezza e la povertà, l’eccezione e la regola.

Con parole così chiare ha inizio Confidenza, romanzo che si sviluppa attraverso il racconto del protagonista stesso, Pietro Vella, professore di origine napoletana. Napoli e l’insegnamento letterario ci riconducono immediatamente a Starnone stesso che a questa città e alla bella scrittura tanto è legato.
Confidenza è per Pietro familiarità con le persone cui lui si lega, ma allo stesso tempo è condivisione, soprattutto in occasioni particolari, di segreti che mai si direbbero ad alcuno se non a chi si ama. Come in Lacci, anche in questo romanzo è l’amore in ogni sua sfaccettatura a far da collante ai rapporti umani: tutti noi abbiamo debolezze e pensieri difficilmente condivisibili, ma i rapporti affettivi fanno superare l’ostacolo del silenzio e ci fanno aprire il cuore. Questo è ciò che avviene anche al protagonista, uomo di fascino più mentale ed emotivo che fisico. Pietro, prima giovane insegnante, poi professore conosciuto e stimato, ha alcune importanti storie. La prima è quella con Teresa, sua ex alunna, giovane insubordinata ma dall’atteggiamento vivace e affascinante.

Che guaio, mi disse una volta un amico, innamorarsi di una donna che, sotto tutti gli aspetti, è più viva di noi.

Saranno proprio l’esuberanza e il forte piglio della ragazza a scuotere troppo la relazione tra i due: la loro storia, destinata a non divenire un rapporto consolidato giuridicamente, segna comunque l’intera vita di ambedue: poco prima di lasciarsi, Pietro e Teresa suggellano un patto. Ognuno confiderà all’altro il suo più intimo segreto. Sarà questa intimità, una sorta di unicità mista a ricatto, a tenere i due legati per la vita intera.

- Ricordati che se sgarri con quella bella ragazza, so cose che ti possono rovinare - disse così, con tono allegro.
- Anch’io ne so di belle sul tuo conto. Perciò, mi raccomando, vedi di rigar dritto. Attenta a te - ribadii ridendo

Le vite di Pietro e Teresa prendono vie diverse: lei, all’inizio di una brillante carriera, accetta un incarico negli Stati Uniti, Pietro, invece si lega a Nadia, giovane laureata in matematica, schiva e dolce allo stesso tempo. Lei rappresenta la tranquillità, la serenità e Pietro le chiede di sposarlo. In un alternarsi di vicende, trascorrono gli anni e la giovane famiglia si consolida, s’allarga e Nadia è ora la madre di Emma, Sergio ed Ernesto, i tre figli avuti da Pietro. Teresa, più autonoma e indipendente, vede aprirsi nuove possibilità in America. Ogni tanto, però, un fuggevole ritorno è l’occasione per rivedere o almeno risentire Pietro con il quale è rimasto quel legame suggellato dall’antica confidenza.

Domenico Starnone ci mette davanti a due tipi di relazione assai differenti e proprio per questo quasi “unici” anche se ogni lettore può ritrovare qualcosa del proprio vissuto nelle pagine del romanzo.
Nella vita c’è amore e amore, relazione e relazione: ogni rapporto ha qualcosa di singolare e non riproducibile da altri. Neppure il tempo scalfirà gli antichi sentimenti, neppure quando sarà ormai il tempo di essere soltanto ricordati.
Confidenza ci mostra che, in un modo o nell’altro, gli amori non svaniscono. Cambiano, si evolvono, ma coloro che si sono amati rimangono i custodi delle ansie, delle incertezze, dei tentennamenti e delle irresolutezze che sono di ogni persona.
Anche se agli occhi del mondo la relazione finisce, la confidenza non svanisce nel nulla anzi si consolida come la lava prima bruciante poi solida, cui l’autore fa cenno all’inizio del libro. C’è un’ombra di ricatto in tutto ciò: il rispetto nasce per un attaccamento che è un misto d’amore e paura: non si può rischiare che ciò che abbiamo di più intimo e nascosto venga alla luce. No, perderemmo troppo agli occhi del mondo. Ma è davvero così? La persona amata può davvero essere il nostro peggior accusatore?

Confidenza riconferma le indubbie doti di Domenico Starnone, quale apprezzabile scrittore nonché osservatore critico e acuto dei tratti umani. I personaggi hanno molto d’imperfetto: non appaiono sinceri, si considerano dei mediocri. Nascondono al mondo una parte di sé, per loro inconfessabile. La vicenda non è ambientata nel Duemila: l’atmosfera ricalca molto di più gli anni Ottanta e Novanta in cui ancora i social non esistevano, in cui c’era più intimità e non il desiderio di postare qualunque pensiero, come oggi invece avviene. Il tempo cronologico è assai vicino a quello dell’autore, che nei decenni passati ha coltivato, come il suo protagonista, l’amore per la letteratura e l’insegnamento.
Il libro è adatto ad un vasto pubblico, ma soprattutto a coloro che desiderano leggere nell’animo umano; per i lettori si rivela catartico perché ci si consola nel leggere che anche altri sono imperfetti e forse si impara a sdrammatizzare, a esser più tolleranti con se stessi e con chi ci è vicino.

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