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Recensioni di libri

Acerrima clades. Testimonianze, immagini e notizie dalla battaglia di Ravenna 1512 di Cesare Albertano e Saturno Carnoli

Edizioni Moderna, 2012 – Un libro tutto illustrato e di grande formato (28x40 cm), che interpreta in modo originale la battaglia ispano-francese di Ravenna del 1512, offrendo un prodotto editoriale ch’è un’opera d’arte.

Felice Laudadio
Felice Laudadio Pubblicato il 11-09-2020

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Acerrima clades. Testimonianze, immagini e notizie dalla battaglia di Ravenna 1512

Acerrima clades. Testimonianze, immagini e notizie dalla battaglia di Ravenna 1512

  • Autore: Cesare Albertano e Saturno Carnoli
  • Genere: Romanzi e saggi storici
  • Categoria: Saggistica
  • Anno di pubblicazione: 2012

Scheda e prezzo libro:

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Un volume imponente, totalmente illustrato e di formato inusuale, 28x40 cm: Acerrima clades. Testimonianze, immagini e notizie dalla battaglia di Ravenna 1512. Oltre un anno di ricerca degli autori, Cesare Albertano e Saturno Carnoli (scrittore, grafico, artista e storico faentino scomparso a causa del covid), per realizzare un prodotto di pregio della casa editrice ravennate Edizioni Moderna (2012, 66 pagine), con le grandi tavole a colori di Gianluca Bernardini.

Erano i tempi di “Franza o Spagna, purché se magna”, mezzo millennio fa, Parigi e Madrid si contendevano il possesso dell’Italia e uno scontro in Romagna, il giorno di Pasqua 1512, vide concretizzarsi una grande vittoria per una delle fazioni, che divenne paradossalmente la ragione delle sue successive sconfitte. La battaglia di Ravenna è poco nota fuori della cerchia degli storici, la pubblicistica non le ha riservato testi adatti al grande pubblico, a parte qualcosa per gli addetti ai lavori. E nessuno ha mai dedicato all’evento l’attenzione appassionata, l’originalità del segno grafico e la cura dei dettagli dei non pochi artefici di un’iniziativa editoriale unica nel suo genere. Nel cinquecentenario dell’episodio bellico, ha offerto un prodotto di pregio, che coniuga in modo esemplare storia e immagini (disegni).

È un lavoro senza precedenti, se si eccettua la riedizione, sempre nel 2012 e da parte delle Edizioni Moderna, del saggio datato 1921 del prof. Frederick Lewis Taylor, L’arte della guerra in Italia 1494- 1529, che si sofferma sulla battaglia di Pasqua nell’intera appendice. Tuttavia, l’originalità grafica e l’unicità di Acerrima clades non hanno niente a che vedere con altri volumi. È per questo che alle indicazioni di rito sui curatori, Albertano e Carnoli, vanno aggiunte quelle dell’autore delle bellissime tavole, Bernardini, della calligrafa Barbara Calzolari, degli ideatori del progetto grafico, Stefania Giunchi, Jacopo Ferretti e di numerosi collaboratori a vario titolo (ben tredici quelli “ringraziati” espressamente nel testo).

Per un’efficace descrizione del libro, è il caso di affidarsi al prof. Carlo Branzaglia, dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, che nell’introduzione mette in risalto il carattere di “lavoro di progetto” del volume. Le immagini sono messe al servizio del testo e viceversa, per celebrare un evento e dargli un’iconografia propria, caratteristica, irripetibile.

I testi di Albertano e Carnoli estremizzano la componente narrativa, presentando i vari aspetti della battaglia attraverso il racconto presunto ma credibile di ipotetici e tuttavia realistici partecipanti, dai capi degli schieramenti a papa Giulio II, ai combattenti, agli sconfitti, alle vivandiere e ai ragazzi di Ravenna, che pure ebbero un ruolo. La ricostruzione testimoniale si concede qualche licenza:

"Non si tratta di pura finzione, ma di verosimiglianza e di fondata possibilità che quelle voci siano in qualche modo risuonate per davvero cinquecento anni fa."

Un episodio storico poco conosciuto, dunque, nonostante il rilievo storico e la cruenta spettacolarità. Si contarono in ventimila i caduti d’ambo le parti, due eserciti stranieri, pieni l’uno e l’altro di combattenti italiani. Un’indiscussa grande vittoria francese, eppure, al tempo stesso, la causa delle successive sconfitte della Francia, per la morte alla fine degli scontri del giovane condottiero, Gaston de Foix, che aveva sorpreso e battuto gli spagnoli a Sud della città romagnola.

In appendice, viene offerto schematicamente il complesso dei precedenti, degli eventi e delle conseguenze, in tavole sinottiche e analitiche a loro volta assistite da una rappresentazione grafica decisamente creativa.
I disegni di Bernardini descrivono gli accadimenti con un tratto originale, didascalico, facilmente interpretabile. Mettono in luce particolari, fanno risaltare episodi e caratteri, evidenziano situazioni. Il racconto è affidato a una varietà di “testimoni”, in testi essenziali, a grandi caratteri nelle pagine, con a fronte grandi illustrazioni pittoriche, che regalano suggestioni forti, se non vere emozioni.
La parte iconografica è arricchita dalla “bella” calligrafia antica, da disegni e miniature: un prodotto moderno, simile a un’opera d’arte, ch’è stato definito “visionario” e non passa di certo inosservato.
Tanto la parte narrativa che l’artistica capovolgono la prospettiva della ricostruzione dell’evento: in primo piano non è lo svolgimento dei fatti, ma “una soggettivizzazione estrema delle voci dei protagonisti” che li hanno affrontati o subiti.

La battaglia di Ravenna si svolse l’11 aprile 1512 e oltre alla distruzione dei luoghi e alla strage di combattenti – per l’uso innovativo delle artiglierie – portò una svolta nelle guerre d’Italia, che a partire dalla fine del 1400 insanguinarono per decenni la penisola italiana. Basti pensare che il sacco di Ravenna anticipò di quindici anni quello ancora più grave di Roma, del 1527, a parti invertite. Se qui sono i francesi a dilagare nella città romagnola, nell’Urbe saranno spagnoli e lanzichenecchi luterani a mettere a fuoco, depredare e violentare. Per mesi.


© Riproduzione riservata SoloLibri.net

Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Acerrima clades. Testimonianze, immagini e notizie dalla battaglia di Ravenna 1512

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